Migranti in Via Asiago, l'ira dei residenti: "La Prefettura non ha fatto nulla"

Dopo l’incontro, la lettera di replica: sicurezza e gestione a rischio

profughi a Monza

radaelli Monza Famiglie assediate da cooperativa rifugiati Palazzina via Asiago

Monza, 19 settembre 2016 - Non c'è stato un confronto e neppure un vero ascolto da parte della Prefettura verso i residenti di via Asiago 8/D. Tanto che ieri la decina di famiglie che abitano nel condominio che da novembre concentra in 14 appartamenti sfitti 126 richiedenti asilo ha scritto una sua replica alla comunicazione ufficiale diffusa giovedì come resoconto del primo incontro avuto con il prefetto Giovanna Vilasi da quando a luglio si ripetono le segnalazioni di timori per la sicurezza e le difficoltà di convivenza con così tanti profughi.

L’impressione che hanno avuto i residenti di via Asiago è stata che la situazione creata attorno a casa loro è stata sottovalutata e le loro segnalazioni minimizzate. A partire dal «livello di sicurezza – scrivono - che è sempre stato carente ed inadeguato, in quanto operato da personale privo dei necessari requisiti e formazione». Non c’è poi stata risposta sulla «poco trasparente gestione dei richiedenti asilo da parte dell’ente gestore Trattoria Mercato Srl», la società che ha da ottobre 2015 assegnato il bando della Prefettura per gestire l’accoglienza dei profughi sistemati negli appartamenti di via Asiago. Per i condomini la posizione della Prefettura è inconciliabile con la loro perché non c’è «intenzione non solo azzerare, ma nemmeno ridurre, il numero di ospiti presenti nella struttura» mentre si aspettano dalle istituzioni che si trovi «una soluzione al problema, senza arrecare intenzionalmente un danno economico, psicologico e sociale ad un ristretto gruppo di cittadini». All’incontro in Prefettura c’era anche il sindaco Roberto Scanagatti che dall’estate si era espresso per soluzioni di accoglienza che evitino sovraffollamento.

E i residenti di via Asiago si rivolgono nuovamente al sindaco perché replichi anche lui al Prefetto ribadendo una «posizione contro una gestione dei richiedenti asilo totalmente inadeguata e dannosa per la comunità». La conclusione delle famiglie di via Asiago è ribadire la richiesta di azzerare il numero dei profughi nel loro palazzo e «poiché nessun confronto è stato avviato» proseguire manifestazioni e denunce. Dal Comune ieri è stata la vicesindaco con delega alle Politiche sociali Cherubina Bertola ad essere intervenuta con una nota che segnala come «dal Prefetto di Monza sia giunta massima disponibilità ad alleviare il disagio» mentre «sono state illustrati interventi che potranno intanto iniziare a contenere l’impatto generato dal numero di ospiti».