Maturità? Esame di famiglia. E il padre supera il figlio

Monza, diploma alle serali: 96 al genitore, 73 al ragazzo

Francesco e Lorenzo Catalano

Francesco e Lorenzo Catalano

Monza, 12 luglio 2017 - La maturità? A Monza è un affare di famiglia, anzi fra padre e figlio. Insieme sui banchi della stessa scuola, insieme ad affrontare lo stress e le speranze dell’esame che segna il traguardo del diploma. Francesco Catalano, 46 anni, è un impresario. Suo figlio, Lorenzo, ha vent’anni. Tutti e due hanno studiato al serale del Mosè Bianchi, uno da geometra, l’altro da ragioniere. Il papà ha chiuso con un rotondo 96, l’erede con un buon 73. «Se avesse studiato davvero avrebbe preso anche lui più di 90», lo rampogna affettuoso il genitore. «Sono fatto come tutti i ragazzi della mia età», risponde con un sorriso il giovane. Quella di Francesco e Lorenzo è una storia di riscatto e successo. Il padre ha una società di manutenzioni e pulizie, ha abbandonato la scuola nel 1985 per lavorare. Dopo un tentativo nel ’91, si è iscritto di nuovo nel 2012. «Era un desiderio, ma la crisi economica è stata un motore - dice -Servono nuove prospettive per reinventarsi. E un diploma serve. Ora punto alla laurea triennale da geometra». «Vedere papà che a scuola era il migliore, aveva la borsa di studio tutti gli anni ed era premiato dai Maestri del lavoro mi ha aiutato a non rimanere indietro - racconta il figlio - però non potevo permettermi di uscire con 60/100. Quindi alla fine mi è toccato studiare per fare meglio». Studiare fa bene, anche alla famiglia.