Tessera omaggio a Mattavelli, vecchia gloria del Monza dimenticata

Non lo invitarono alla festa per i 100 anni, risarcimento per l'ala del Simmenthal

Giordano Mattavelli in un'immagine storica

Giordano Mattavelli in un'immagine storica

Monza, 25 settembre 2017 - Domenica pomeriggio in Tribuna allo stadio Brianteo a vedere Monza-Carrarese c'era anche lui, al fianco dell'ex allenatore che sfiorò la serie A, Alfredo Magni: un uomo di 82 anni, gli occhi guizzanti come un tempo erano le sue gambe sulla fascia, quando incantava i tifosi biancorossi.

Perché Giordano Mattavelli da Ornago - questo il suo nome - fu funambolica ala del grande Simmenthal Monza, la squadra di calcio di patron Gino Alfonso Sada, che negli anni Sessanta sfiorò per la prima volta quella serie A rimasta sempre un sogno per i colori biancorossi.

A vedere Monza-Carrarese poi ci teneva particolarmente: "Gran parte della mia storia di calciatore: 7 stagioni col Monza, 3 a Carrara. In B ho fatto più di 150 partite. E 4 le ho giocate pure in serie A col Torino".

Ieri allo stadio ce lo ha invitato il nuovo presidente del Monza, Nicola Colombo. "Invece del biglietto, mi ha regalato la tessera - racconta orgoglioso -: ha saputo che desideravo tornare allo stadio dopo tanti anni che non ci mettevo più piede... Ora le vedrò tutte, il Monza lo porto sempre nel cuore". Anche una sorta di risarcimento, per Mattavelli.  

"Al centenario del Monza non mi hanno neppure invitato anche se quella era tutt'altra dirigenza (gli anni bui di Clarence Seedorf, ndr). Ci ero rimasto male, anche considerato che alla festa della Carrarese invece mi avevano invitato, anche se lì ci ero stato solo per 3 anni... ma avevano ancor a un buon ricordo del sottoscritto".