Lissone, i migranti si fanno sarti per i bambini della città

I profughi ospitati dal Centro Botticelli realizzeranno per i bimbi delle materne lissonesi delle sacche per contenere libri, giocattoli o da usare per portare a scuola il cambio per le ore di ginnastica

Alcuni ragazzi migranti

Alcuni ragazzi migranti.

Lissone (Monza e Brianza), 18 gennaio 2017 - I profughi ospitati in città sarti per i bambini delle scuole materne. I migranti alloggiati nel Centro sociale Botticelli - il pensionato-studentato di proprietà comunale che accoglie alcuni dei richiedenti asilo approdati in Brianza - e quelli che vivono in altri centri o appartamenti del territorio realizzeranno per i piccoli alunni delle materne di Lissone delle sacche, che potranno essere utilizzate dai bimbi per potare a scuola il cambio per le ore di ginnastica, o per metterci i libri, o anche i giocattoli. E' il progetto "Mi cambio con il mondo", ideato dall'associazione "L'Annaffiatoio" in collaborazione col Comune e a cui parteciperanno pure altre realtà locali, fra cui il Consorzio Comunità Brianza. Obiettivo, rendere possibile l'incontro e l'integrazione tra i migranti e la comunità in cui si trovano, portando in particolare ai bambini lissonesi la testimonianza delle loro culture d'origine.

Le sacche saranno cucite combinando tessuti provenienti dal Senegal, dall'India e dal Perù con scampoli di stoffe europee, e verranno poi donate ai bimbi che frequentano l'ultimo anno delle materne cittadine. "Tra i migranti che collaboreranno - spiegano dal Comune - ci saranno sarti che hanno dovuto lasciare il loro lavoro e la loro passione alla ricerca di pace e diritti, e che devono essere vissuti come una ricchezza culturale dalla comunità che li accoglie".

Il passaggio dei prodotti artigianali dalle mani dei "sarti" a quelle dei bambini lissonesi avverrà durante un evento di scambio e conoscenza reciproca a inizio estate, accompagnato dal racconto di storie provenienti da Paesi lontani. Assieme alle sacche saranno infatti realizzati anche dei segnalibri e 4 storie di altrettanti Paesi del mondo scritte sia nella lingua originale che tradotte in italiano. Il municipio sosterrà l'iniziativa con un contributo economico di 500 euro.

"L'idea di un progetto che avvicini i migranti ai bambini delle scuole dell'infanzia, con un dono che i più piccoli avranno fra le mani - sottolinea il sindaco Concetta Monguzzi -, è un modo concreto per unire le nostre culture e far scoprire 'l'altro' senza pregiudizi".