Linkra e Compel, arrivano i soldi della cassa integrazione con 7 mesi di ritardo

I lavoratori sono stati per 7 mesi senza ricevere gli ammortizzatori sociali, che loro spettavano, per colpa della burocrazia

Una manifestazione dei lavoratori della Linkra

Una manifestazione dei lavoratori della Linkra

Cornate d'Adda (Monza e Brianza) 10 novembre 2017 - Anche i lavoratori di Linkra e Compel, che non vedono un euro da 7 mesi, potranno (forse) festeggiare il Natale con panettone e spumante. Il ministero del Lavoro ha comunicato ieri ai sindacati di avere firmato i decreti che autorizzano la cassa integrazione speciale per i 300 dipendenti delle due società brianzole dell’hi tech, finite in amministrazione straordinaria. Da aprile tutte queste persone sono ufficialmente in cassa, ma di soldi non ne hanno visti per una serie incredibile di lungaggini burocratiche. Settimana scorsa sono andati a Monza a chiedere una mano alla prefetta Giovanna Vilasi. Che ha promesso un suo interessamento. Anche la stampa si è interessata al caso, primo fra tutti Il Giorno che non ha mai smesso di dare voce ai lavoratori coinvolti in questa drammatica vicenda, contribuendo a smuovere il moloc burocratico.

Il decreto Linkra riporta il numero 100319, quello di Compel il numero 100320. "Ora attendiamo la comunicazione ufficiale per seguire le procedure che deono fare le aziende per arrivare al pagamento da parte dell’Inps», dice Gabriele Fiore della Fim Cisl.  La speranza è che entro Natale arrivino i soldi. Da aprile a oggi centinaia di famiglie per vivere hanno dovuto: spendere i loro risparmi, prelevare parte del fondo complementare di previdenza, ricevere l’aiuto dei parenti. Angela Mondellini, capo della Fiom Brianza: "È una grande ingiustizia quella che hanno subito". Ma prima di gioire vuole vedere i decreti. La prudenza è gisutificata: "Questa di Linkra e Compel una storia infinita". La morale che se ne ha tratto "è che la burocrazia deve porsi delle priorità, altrimenti le istituzioni appaiono cieche di fronte ai problemi della gente".

Qui è successo che le due aziende, giunte sull’orlo della bancarotta, il 6 giugno sono state ammesse dal Tribunale di Monza alla procedura di Amministrazione straordinaria. Il mese successivo, dopo un presidio sotto la prefettura di Monza, è arrivata la nomina di Commissario straordinario da parte del Ministero dello Sviluppo economico. Poi è stato sottoscritto all’Arilf (Agenzia regionale del lavoro), un verbale di accordo sindacale per la richiesta di Cassa integrazione guadagni speciale motivata, appunto, dall’amministrazione straordinaria. L'ultimo atto di una storia che ha portato sull’orlo del fallimento la Linkra e la Compel, ex gioiellini dei ponti radio e del fotovoltaico. Aziende in grande crescita fino al 2008, con 450 dipendenti impiegati nelle fabbriche di Cornate d’Adda e Omate di Agrate Brianza, prima dell’esplosione della crisi. Nel 2016, 147 lavoratori sono passati al gruppo francese Cordon Group. Agli altri 300 è rimasta la promessa della cassa e della mobilità. La realtà è che da 7 mesi 300 persone sono rimaste senza paga.