MARCO GALVANI
Cronaca

I-Days 2017 a Monza, sicurezza e organizzazione nel mirino

Panico per lo spray al peperoncino in zona palco, critiche sui controlli

Folla alla passata edizione degli I-Days

Folla alla passata edizione degli I-Days

Monza, 20 giugno 2017 - Il day after dei concerti è un racconto di successo e polemiche. Il successo per un evento mondiale con un cast stellare di artisti che pochi live sono in grado di mettere in scaletta. Le polemiche per una organizzazione che ha mostrato nervi scoperti soprattutto nella gestione del food and beverage con gli ormai famigerati token. I 207mila fan provenienti da 85 nazioni che in quattro giorni hanno risposto alla chiamata degli I-Days se ne sono tornati a casa con un pieno di musica, dai Green Day ai Radiohead, da James Blake ai Blink 182, dai Linkin Park a Martin Garrix fino a Justin Bieber.

Oltre 1.700.000 le persone raggiunte su Facebook. Paradossalmente il concerto di Justin Bieber è quello che ha innescato le maggiori polemiche. Non per la calca (per cui, invece, sarà ricordato il sabato rovente) ma per i momenti di tensione verso la fine della performance di mister 100 milioni di dischi per una spruzzata di spray al peperoncino nella zona vicino al palco.

"Sono stati veramente attimi di panico ma fortunatamente si è risolto tutto in poco tempo e ci siamo potuti finire di godere lo spettacolo", racconta una mamma che "mai piú un’esperienza del genere". Anche perché, sbotta Sharon, "non è possibile essere obbligata ai tornelli a togliere il tappo dalla bottiglia di acqua e poi quando entri nell’area “sicura“, comunque trovi tappi per terra o addirittura quando la compri te la danno chiusa". Per non parlare del fatto che "mi hanno pure sequestrato lo spray antizanzare perché infiammabile e poi sono tutti dentro con gli accendini: quelli cosa sono?". Al concerto con la figlia 13enne, "non ho gradito che, in un evento dove la maggior parte sono ragazzini minorenni, si vendesse birra come se niente fosse".

Peraltro "venduta a caro prezzo come tutto - continua Sharon -. Obbligata a spendere 15 euro per comprare i token (le fiches usate al posto degli scontrini, ndr), il numero minimo è 5. Insomma, per un gelato e una bottiglietta ho dovuto spendere 15 euro". La musica, beh, niente da dire. "A parte tutto ci siamo divertite". E il deflusso, in tutte e quattro le notti, è stato intenso ma regolare. Nel giorno più critico, il sabato sera con gli 80mila dei Linkin Park, già all’una partivano le navette con gli ultimi fan. Super lavoro soprattutto per la navetta nera, che in 4 giorni ha scorrazzato 23mila persone. Ha retto anche il sistema dei parcheggi decentrati per tenere lontano le auto dal centro città e dalla zona del Parco: i posteggi hanno accolto 11.700 macchine nel lungo fine settimana degli I-Days. Significa che "il modello Monza funziona - l’orgoglio di Paolo Confalonieri, assessore alla Mobilitá di Monza -. Merito degli uomini della polizia locale, della protezione civile, delle guardie ecologiche volontarie e di tutte le forze dell’ordine impegnate giorno e notte, ininterrottamente per assicurare quattro giorni di divertimento a migliaia di giovani".