Tutti pazzi per gli I-Days 2017. È festa fra campeggio e pratone della Gerascia

Attrezzati con scorte e viveri per la 4 giorni del rock

Tantissime persone per gli I-Days 2017 a Monza

Tantissime persone per gli I-Days 2017 a Monza

Monza, 17 giugno 2017 - Il popolo degli I-Days dorme poco o niente. C’è  chi tira mezzogiorno sdraiato in macchina, appena fuori le mura del Parco, chi se ne torna a casa. I più organizzati hanno piantato la tenda nel campeggio di Santa Maria alle Selve di Biassono. Sono arrivati da tutta Italia. Gli stranieri sono la minoranza.

William e Maria sono riusciti a raggiungere il Parco soltanto a metà pomeriggio di giovedì  da Torino. «Siamo venuti qui per i Green Day e per i Linkin Park - racconta William -. Avrei voluto fare anche i Radiohead ma non avevamo abbastanza soldi per permetterci tutte e quattro le date. Così abbiamo dovuto scegliere. Quindi oggi ci riposiamo. E stasera speriamo che un po’ di musica arrivi fino a qui. Magari poi facciamo un giro in cittá». «Sicuramente andremo alla ricerca di un supermercato per comprare qualcosa da mangiare perché dentro all’area concerti costa tutto carissimo», lamenta Maria, lo sguardo stanco dal caldo, dalla stanchezza e dalle poche ore di sonno sulle spalle. «Stanotte siamo andati a letto tardi, abbiamo conosciuto i nostri vicini di tenda e siamo rimasti a chiacchierare, poi alla mattina abbiamo avuto la sveglia presto con il rombo dei motori in pista», sorride William. Ma va bene così. 

E' il bello di questi festival. Alla fine ci si conosce tutti, come in un paese. Eppure non ci si è mai visti. Un gruppetto di Tarquinia è in coda alla reception per registrarsi. «Eravamo anche l’anno scorso - racconta Luca - e ci siamo fatti tre giorni, mentre quest’anno facciamo solo i Radiohead. Non certo per Justin Bieber», ci scherza su. Con loro, <WC>è<WC1> un via vai continuo di arrivi e poche partenze.

Fra oggi e domani soltanto nel campeggio dell’Autodromo sono attese 800 persone. E dietro al bancone giá si sono attrezzati. Scorte di viveri ma soprattutto barili di birra da 500 litri. «Il caldo è veramente pesante ma ci vorrebbero piú eventi di questo tipo, la gente arriva. Lavori sodo ma alla fine ti diverti, e le 12-13 ore che fai al giorno non ti pesano poi cosí tanto», si convincono Mattia e Alessio di GP Burger. Del resto gli I-Days hanno permesso di accendere i riflettori internazionali su Monza e sul suo Parco. Con concerti dal cast stellare in grado di richiamare pubblico da 85 Paesi del mondo. Pubblico pagante. E poi anche qualche portoghese. Che per togliersi lo sfizio di dire ci sono stato anch’io si accontenta di accomodarsi sulla tribunetta alla Parabolica interna del circuito almeno per ascoltare dal vivo i concerti. Vedere è impossibile. Ma con un po’ di immaginazione, il clima di festa e divertimento in scena sul pratone della Gerascia si può respirare. Caldo tropicale permettendo.