Giussano, famiglia di profughi scompare nella notte

Padre, madre e 7 figli hanno portato via tv, ferro da stiro, diaria e vestiti

Nuove polemiche sui profughi

Nuove polemiche sui profughi

Giussano  (Monza Brianza), 27 agosto 2017 -  Accolti due mesi fa, se ne vanno con tv e vestiti pagati dalla cooperativa. Soggiorno piuttosto breve per la famiglia di profughi, che ad inizio luglio è stata accolta in un appartamento in via Santa Chiara. La famiglia, composta da 9 persone: mamma, papà e 7 bambini, provenienti dal Sudan, era stata sistemata dalla cooperativa "Adomicilio", in un alloggio di proprietà di un privato, in pieno centro. Ma, a quanto risulta, sono spariti di notte, senza lasciare alcuna traccia.

I richiedenti asilo, che avevano già avviato la prima fase per la richiesta di protezione, se ne sono andati, con l’aiuto probabilmente di qualche amico, a bordo di un furgone, portandosi via alcuni oggetti che c’erano nell’abitazione: la televisione, il ferro da stiro e tutti gli abiti che il personale della cooperativa aveva acquistato per loro, circa 600 euro di abbigliamento.

"Se ne sono andati via all’improvviso, senza alcuna spiegazione - spiegano dalla cooperativa- tutto questo dopo essere stati accolti e seguiti con tutta l’attenzione possibile. Si sono portati via oltre ai soldi della diaria, circa 150 euro e tutti i vestiti che noi avevamo acquistato per figli e genitori. Nelle ultime due settimane sono stati anche assistiti dal punto di vista sanitario. Una delle bambine, con problemi all’anca è stata curata all’ospedale di Carate, il papà invece che si era sentito male era stato curato a Monza. Li abbiamo assistiti per tutto questo periodo. Non solo. Per loro era stata trovata anche un’insegnante che li stava aiutando ad imparare l’italiano. Spiace che di fronte a tanta disponibilità e accoglienza abbiano fatto una scelta del genere. Ma succede. Non è il primo caso". Inevitabile dunque un po’ di amarezza, dopo tanto lavoro e impegno per gestire un arrivo complesso, che aveva sistemato una famiglia con 7 figli piccoli, fuggiti dal Sudan.