"Design, rivoluzione verso il futuro". La Brianza guida la riscossa

Innovazione, startup e tecnologia alla tavola rotonda del "Giorno"

Monza, la tavola rotonda per i 60 anni del "Giorno"

Monza, la tavola rotonda per i 60 anni del "Giorno"

Monza, 30 settembre 2016 - La celebrazione di un compleanno, con la mente rivolta al futuro. Festa per i sessant’anni del Giorno a Monza, nella grande sala d’onore della Reggia che fu degli Asburgo. Si è discusso di innovazione e internazionalizzazione ieri durante la tavola rotonda promossa dal nostro quotidiano dedicata a «Design, start up e nuove tecnologie». Si punta sui giovani imprenditori e sulla bellezza delle linee che la Brianza sa disegnare. È un nuovo inizio quello di cui si è discusso nella Reggia che non può che puntare sulle tecnologie e sulle opportunità offerte dalla ricerca applicata verso nuovi mercati. Una finestra spalancata sul mondo. Proprio come lo storico omino della réclame del Giorno mostra da sessant’anni. A salutare gli ospiti e i relatori, il vicedirettore Sandro Neri e il direttore, Giuliano Molossi, che non ha voluto solo soffiare su quelle sessanta candeline, bensì «organizzare un tour per festeggiare al meglio il giornale – sostiene – che è stato in grado di cambiare l’editoria. Con le sue nove redizioni locali è un punto di riferimento della Lombardia. Abbiamo raccontato i cambiamenti della nostra regione e continueremo a farlo». In platea, anche da Sara Riffeser Monti, vicepresidente Speed e consigliere d’amministrazione della Poligrafici Editoriale. Sul palco a parlare, davanti al Prefetto, Giovanna Vilasi, ai vertici militari e delle forze dell’ordine, anche il sindaco Roberto Scanagatti, che ha tracciato il ritratto di una Brianza «competitiva sul piano produttivo, ma capace di essere solidale». Già perché, come sostiene Fabrizio Sala, vicepresidente della Regione, «Abbiamo ancora qualcosa da dire al mondo intero, proprio a partire da quella comunità capace di competere in tutti i mercati. Quella comunità di 55 Comuni della Brianza, per i quali ‘Il Giorno’ è il quotidiano di riferimento: si trova spesso negli oratori, negli esercizi commerciali, nei luoghi in cui ci sono persone che discutono». Innovazione, tecnologia, design e soprattutto internazionalizzazione. Ecco le parole chiave che hanno unito i discorsi pieni di fiducia dei presenti alla tavola rotonda: Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza, Andrea Dell’Orto vicepresidente di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, Norberto Panzeri, della Panzeri Carlo, Gianni Caimi di Caimi Brevetti, Antonio Ghezzi direttore dell’Osservatorio Start-Up Hi-Tech del Politecnico di Milano, Sergio Savaresi, docente al Poli, e Luca Manzoni, il responsabile corporate della Banca popolare di Milano. Valli ha parlato dei recenti processi di integrazione di Camera di Commercio e industriali, definendoli «un modo per competere meglio, non per svendere la Brianza».

«L’obiettivo di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza è mostrare alle imprese gli esempi di successo nell’adozione delle tecnologie, l’aumento dell’efficienza dei sistemi e il vantaggio competitivo ottenuto da chi ha fatto investimenti 4.0 e contemporaneamente supportare le imprese nel processo di trasformazione digitale. Questa è la sfida da affrontare e lo spirito con cui un’associazione imprenditoriale moderna deve approcciare l’evoluzione tecnologica in atto». Queste le parole di Dell’Orto. A lui ha risposto Gianni Caimi. Suo padre inventò la schiscetta, lui cavalca l’onda della tecnologica. E non solo. «Fa balà l’oc – esordisce -. Bisogna guardarsi attorno, capire in che tipo di società viviamo e realizzare le nostre idee con l’aiuto della modernità». Lui il led ha iniziato a guardarlo nel 2012. Da quell’anno la produzione è passata dal 5% al 65%. Ora quell’occhio si è diretto verso i pannelli fonoassorbenti dal fine design. «Vinciamo premi internazionali sia per l’innovazione che per il design. Il museo della Scienza e della Tecnica ha aperto una nuova ala arredata con i nostri pannelli, l’ha chiamato la sala del silenzio cosmico». Ci sono seimila start up che hanno ottenuto un finanziamento o dello Stato o di privati. Di queste milletrecento sono lombarde. Molte sono milanesi ma anche in Brianza si sono registrate crescite. Nel 2016 sono state 44 le start up brianzole a ottenere fondi». Bisogna crederci. Questo il messaggio degli esperti, ma non solo. «Le banche possono supportare la crescita – commenta Manzoni -. Popolare di Milano rilascia lettere di credito, sostiene gli imprenditori con consulenze e offre credito. Siamo pronti per sostenere il futuro digitale, l’internazionalizzazione e i nuovi business».