Furto alla Villa Reale di Monza, perizia sui telefoni dei fidanzatini

I due erano fra i pochi a conoscere i codici per aprire la cassaforte con dentro 45mila euro di incassi

Polizia al lavoro

Polizia al lavoro

Monza, 23 Agosto 2017 - Nuovi accertamenti sulla coppia di conviventi, lei addetta alla biglietteria e lui esecutore materiale che, con la complicità anche di un altro 'basista', una guardia di sorveglianza, sono accusati del clamoroso furto di incassi per 45mila euro rubati dalla cassaforte della Villa Reale.

La Procura di Monza ha disposto una perizia informatica sui telefonini dei fidanzati (arrestati insieme al presunto complice lo scorso giugno, 6 mesi dopo il fatto, per furto aggravato e ora agli arresti domiciliari, tranne il ladro, che sarebbe ancora in carcere) per individuare eventuali scambi di messaggi tra i due in merito alla organizzazione e alla commissione del furto nella storica dimora monzese.

Una prova ulteriore dopo che le indagini della polizia di Stato di Monza hanno portato al terzetto partendo dal fatto che la cassaforte con il tastierino numerico non risultava scardinata e che soltanto 7 dipendenti in servizio alla biglietteria conoscessero il codice per aprirla e sapessero che l'incasso sarebbe stato alto perchè nel precedente giorno festivo il portavalori non era venuto a ritirarlo e lo avrebbe fatto soltanto il giorno successivo al 'colpo'. di