Castoldi in difficoltà chiede il concordato preventivo

La società monzese di elettronica di consumo entro marzo dovrà presentare un piano industriale

La Castoldi è coinvolta in una inchiesta della Finanza

La Castoldi è coinvolta in una inchiesta della Finanza

Monza, 27 dicembre 2017 - Castoldi chiede il concordato preventivo. La società monzese, leader nel settore dell'elettronica di consumo anche con il marchio Euronics, il 13 dicembre ha ottenuto dal Tribunale di Monza tre mesi di tempo per presentare un piano industriale e finanziario sostenibile, in grado di garantire continuità aziendale e tutelare il posto di lavoro dei 150 dipendenti in servizio nei 10 punti  vendita fra Milano e l'hinterland.

Una decisione "maturata dopo che nel settembre 2017 la società è risultata coinvolta in un’indagine da parte della polizia giudiziaria di Como per una presunta frode fiscale" che aveva portato agli arresti domiciliari (poi revocati dal Tribunale del Riesame) Marco Castoldi. L'effetto collaterale è stato "l'irrigidimento del sistema bancario e l'azzeramento dei fidi da parte delle società di assicurazione del credito dei fornitori" che hanno "impedito il normale approvvigionamento della merce necessaria a sostenere ed alimentare la propria attività al dettaglio e all'ingrosso", precisa in una nota la società. Che, chiarisce: "Fino settembre, dal punto di vista economico-finanziario le performace erano positive".