Vimercate, festival del consigliere grillino: l'opposizione in Procura

Le minoranza presentano un esposto contro Freadomland

Cristina Biella

Cristina Biella

Vimercate (Monza), 6 luglio 2017 - Freadomland finisce in Procura. I consiglieri di minoranza presenteranno infatti un esposto alla magistratura monzese chiedendole di indagare. Di verificare se siano stati commessi reati nell’organizzazione del Festival della cultura che si è svolto dal 30 giugno al 2 luglio, organizzato da Sagoma editore con il patrocinio dell’amministrazione comunale grillina. Fino a qui nulla di strano. A far discutere è che soci di Sagoma sono Carlo Amatetti e la sua compagna Arianna Mauri, entrambi consiglieri comunali pentastellati. Pd, Forza italia, Noi per Vimercate e la lista Mascia sindaco avanzano il sospetto che il doppio ruolo, politico e imprenditoriale, abbia prodotto vantaggi impropri. «Ma quali vantaggi - risponde Amatetti - Nel mondo reale Sagoma ha pagato 5mila 150 euro di saldo negativo per offrire 24 eventi culturali gratuiti. La gente è accorsa in massa: in 2 giorni abbiamo contato 1500 presenze».

Non la pensano così le minoranze. Nella storia, ricostruita in 8 pagine, ricordano innanzitutto che «l’amministrazione comunale abbia acconsentito a che l’iniziativa privata…. si svolgesse proprio nei giorni in cui sono previste altre due importanti manifestazioni (la Notte Bianca e Vimercate Festival) si da agevolare Sagoma srl nella vendita di libri al fine di beneficiare del flusso massiccio di persone». Mariasole Mascia, Cristina Biella (nell’ordine, capogruppo di Pd e FI, entrambe avvocate), Alessandro Cagliani di Noi per Vimercate sono rimasti colpiti dal fatto che nella rassegna teatrale del Comune fosse presente, il 30 giugno, l’artista Moni Ovadia e che «che lo stesso giorno lo stesso artista fosse inserito anche nel calendario di Freadomland». Dopo la richiesta di spiegazioni alla giunta, se Sagoma avesse contribuito alle spese sostenute dal comune per ospitare Ovadia «si è appreso – si legge nell’esposto - che Sagoma ha cancellato nel suo palinsesto la partecipazione di Moni Ovadia». 

Dito puntato anche sulla diffusione «tra le associazioni culturali di Vimercate a mezzo di mail di un modulo su Carla intestata Freadomland - Sagoma srl - da compilare per quelle associazioni che avessero voluto partecipare aI festival con una propria iniziativa». Il tutto corredato del tariffario per l’uso delle sale comunali pubbliche. «In sostanza – sostengono i firmatari dell’esposto - il consigliere Amatetti proponeva alle associazioni la subconcessione a pagamento dell’utilizzo delle sale comunali». Almeno una associazione avrebbe pagato quanto richiesto: «Delle altre -  è scritto - non è dato sapere, ma si chiede sin d’ora che la magistratura provveda al relativo accertamento». Secondo le opposizioni, gli atti compiuti da Amatetti sono di «eccezionale gravita», essendo un pubblico ufficiale. 

Rivelerebbero reati come indebita percezioni di erogazione a danno dello stato, truffa e abuso d’ufficio. In più Amatetti, che è consigliere delegato al commercio, avrebbe contattato commercianti di Vimercate per chiedere ed ottenere sponsor e denaro a sostegno del festival. Per questo il 16 giugno hanno presentato un mozione urgente, discussa il 19 giugno. Il giorno dopo la giunta ha concesso il patrocinio rigettando i benefici economici. «Ma di fatto - accusano - confermando quelli già concessi e già usufruiti: affissioni gratuite pubblicità sulla pagina del Comune e sul notiziario comunale, riduzione della tassa di occupazione del suolo pubblico». Ora spetterà alla Procura di Monza decidere se indagare e eventuali ipotesi di reato o archiviare il tutto.