Incendio in un appartamento, il tecnico-eroe: "Così ho salvato una coppia di anziani"

Bellusco, il racconto dopo il rogo in una villetta di via Copernico

Mario Lamanna, 36 anni, passava da via Copernico per caso

Mario Lamanna, 36 anni, passava da via Copernico per caso

Bellusco (Monza Brianza), 15 febbraio 2018 - Una stufa killer innesca l’ennesima tragedia domestica, ma in via Copernico a Bellusco, per fortuna, il bilancio non consegna altri morti alle statistiche. Grazie a un ragazzo coraggioso, che ha portato fuori dalla villetta del rogo i proprietari, una coppia di anziani, 75 lei, 84 lui, cieco, infermo in carrozzina. Il cittadino modello è Mario Lamanna, tecnico delle caldaie 36enne di Verderio, nel Lecchese, in Brianza per collaudi su degli impianti.

Passava di lì per caso. Sente delle urla, sono i vicini, attoniti, paralizzati dalla paura. Tutt’intorno il fumo e una straziante richiesta di aiuto provenire dall’unica finestra aperta nella casa. Qualcuno chiama il 112, ma i minuti che precedono l’intervento sono essenziali, il tecnico capisce che bisogna agire subito. A differenza del resto del capannello, Mario non si lascia intimorire dal cane da guardia. Ha sempre avuto animali e sa che quando i padroni sono in pericolo, per via della strana alchimia che li lega e che nessuna parola può spiegare, aiutano chi interviene in loro soccorso. Il pastore tedesco, infatti, lo scorta all’uscio; Lamanna, che ha moglie e due bimbi piccoli, entra e strappa al marito la coperta che gli è bruciata addosso.

"Una scena terribile. Ho pensato solo a limitare i danni". Idem con la moglie. Non era solo, a dividere il rischio a metà, dopo che lui ha rotto il ghiaccio, è entrato un altro conoscente della coppia. Sono attimi drammatici. "Abbiamo letteralmente sollevato l’anziano dal letto, non poteva muoversi". La signora era in un’altra stanza, anche lei è stata presa di peso e portata in giardino. Guai a chiamarlo eroe. Mario sgrana gli occhi e stringe le labbra: "Per carità. Chiunque al mio posto avrebbe fatto lo stesso. Preferisco pensarla così. Non dimenticherò mai quelle voci terrorizzate. Ce le ho stampate nel cuore. Ho seguito l’istinto. Lo rifarei anche adesso". "Ho provato una pena infinita per quei signori che hanno rischiato la vita in un pomeriggio come tanti, per colpa, probabilmente, della solita stufetta. Drammi del genere, purtroppo, sono all’ordine del giorno".