Sensori e droni sentinelle del Seveso

Le invenzioni degli studenti dell’istituto tecnico industriale "E.Fermi" di Desio

Studenti e professori del progetto vincitore

Studenti e professori del progetto vincitore

Desio (Monza Brianza), 3 luglio 2017 - Dei sensori speciali per rilevare la presenza di batteri nel Seveso. Una app per gestire dai propri dispositivi elettronici, a distanza, dei macchinari industriali. Un drone per controlli ambientali in scenari inaccessibili all’uomo. Sono queste alcune delle invenzioni che nel corso dell’anno scolastico da poco concluso sono state realizzate da studenti e docenti dell’istituto tecnico industriale "E.Fermi" di Desio. Un fiorire di apparecchiature innovative, che sono valse diversi premi all’istituto desiano in concorsi di vario livello.

«La nostra  è una scuola esempio di didattica innovativa, volta al futuro - sottolinea Giovanni Luca D’Aniello, docente di Elettronica e Sistemi automatici nel corso serale, frequentato da studenti-lavoratori -. Partendo dall’idea di Buona Scuola, definita dalle nuove normative ministeriali, il Fermi, in questi ultimi anni, ha realizzato sul territorio una serie di progetti di avanguardia, che hanno dimostrato come la didattica per competenze, mirata al saper fare, non sia solo un’utopia, ma possa essere realizzata con successo». Partecipando a concorsi a premi legati al territorio di Monza e Brianza, il Fermi è stato premiato, in particolare, per due competizioni: durante il bando di concorso «Enrico Deponti» della cooperativa Pro Desio, è stato premiato il progetto "Sperimentazione di biosensori" che ha ricevuto un assegno di 500 euro. Il progetto vede il coinvolgimento di due ricercatori: Pierangela Cristiani, biologa, e Paolo Bonelli, fisico. «Per ora - spiega D’Aniello, che è il coordinatore dell’azione - è stato installato un sistema di rilevazione di un film batterico presente nell’acqua, in un nodo di uscita dell’impianto di depurazione del torrente Seveso. Un sistema di telecomunicazione ha poi lo scopo di trasmettere ad un server cloud le informazioni provenienti dal sensore. I risultati ottenuti in termini di formazione scolastica e e di ampliamento dell’offerta formativa sono notevoli per gli studenti del corso serale».

Nel concorso indetto dalla Fondazione Massimo Brigatti, invece, il Fermi si è messo in luce con tre progetti, uno del corso diurno e due del corso serale. Secondo posto (e premio di 7mila euro) per un progetto che ha visto la collaborazione di due indirizzi di specializzazione, Meccanica ed Elettronica. Si tratta di un impianto con controllo remoto: «Il sistema - spiega il docente - viene controllateo attraverso una app ed esegue una lavorazione di semilavorati di diverso materiale fino ad ottenere dei pezzi finiti, con smistamento finale». Il quarto posto, 5 mila euro, è andato al progetto realizzato da alcuni studenti della 5E serale di Elettronica: monitoraggio del monossido di carbonio attraverso la rete Sigfox. Il dispositivo misura la concentrazione di monossido di carbonio presente nell’aria e la temperatura e trasmette queste informazioni ad un server cloud, in grado di visualizzare i dati su un sito internet, accessibile da ogni parte del mondo. Il sistema è innovativo in quanto consuma poca potenza e costa poco. Il quinto posto, 4mila euro, è andato al progetto: «Drone per rilevazioni ambientali e trasmissione dei dati«. L’idea di base si riconduce alla realizzazione di un dispositivo mobile che possa esplorare ambienti «ostili» all’uomo, muovendosi in completa autonomia e seguendo sorgenti esterne di luce. «La luce inoltre - dice D’Aniello - deve consentire ad auto-alimentare tutto il sistema, utilizzando un pannello solare a bordo del mezzo. Il prototipo deve poi consentire il rilevamento della temperatura, dell’umidità e della eventuale presenza di fumi o gas tossici. Questi dati verranno quindi elaborati e trasmessi via bluetooth ad un dispositivo ricevente».