Desio, il giallo del clochard morto senza nome

Deceduto in ospedale, da dieci mesi è presso l'istituto Labanof di Milano

L'ospedale di Desio

L'ospedale di Desio

Desio (Monza), 23 agosto 2016 - Da dieci mesi è morto e nessuno lo ha mai identificato. È brianzolo, uno degli 86 uomini, ormai senza vita, che non hanno ancora potuto avere una degna sepoltura e sono in attesa presso il Labanof di Milano, il Laboratorio di antropologia e odontologia forense (COS'E'? - LEGGI). 

Lo hanno chiamato «sconosciuto Vincenzo»: la sua identità, la sua storia, restano un giallo. Che attende, e chissà se mai avrà, una soluzione. Qualcosa, di lui, si sa: da qualche tempo, prima di morire, viveva da clochard, in mezzo alla strada. Per un po’, è stato ospite di Casa Betania, a Seveso. Poi, il malore, il trasferimento in ospedale a Carate e poi a Desio, dove è stato ricoverato il 25 ottobre dello scorso anno. E dove qualche giorno dopo, il 31, è deceduto. Da allora, il silenzio più totale. 

E qualche inghippo burocratico-economico. Per qualche giorno, il cadavere è rimasto presso l’obitorio desiano. Poi, visto che nessuno è mai venuto a chiedere informazioni, si è deciso per il trasferimento presso il laboratorio specializzato di Milano. Ma chi doveva sostenere le spese del trasporto? Per qualche tempo c’è stato un rimpallo, che ha portato a una situazione di impasse, un po’ imbarazzante. Del caso ha iniziato a occuparsi anche un ufficio dedicato del Ministero dell’Interno. Alla fine, il Comune di Desio ha sbloccato la situazione e il cadavere ha raggiunto Milano, dove sono partite tutte le analisi specialistiche. Qui, gli esperti lavorano per capire chi siano quelle persone arrivate sui tavoli dell’Istituto di medicina legale (in accordo con l’autorità giudiziaria, il Labanof è l’unica struttura che detiene un database aperto a tutti sul web).

L’uomo brianzolo doveva avere 55-60 anni, capelli grigi, barba e baffi. Due falangi della mano destra amputate. Una cicatrice sulla mano sinistra e diverse fratture alle costole, di vecchia data. Nessun effetto personale, con lui, nessun documento. Nessuno che, fin qui, gli abbia mai dato l’estremo saluto.