Monza, chitarre ribelli all'Arengario

In mostra da maggio a Monza fotografie, cimeli leggendari e strumenti mitici che hanno fatto la leggenda del pop e del rock

Pat Metheny fotografato da Angelo Redaelli

Pat Metheny fotografato da Angelo Redaelli

Monza, 23 aprile 2017 - Nel giugno di 50 anni fa, sul palco di Monterey in California, più di 200mila persone partecipano al primo grande festival rock della storia.  The Who e Jimi Hendrix distruggono le loro chitarre in scena. Hendrix usa il fuoco, mentre Pete Townshend impugna la sua chitarra come una mazza contro batteria, amplificatori e palcoscenico: un rito che diventerà il manifesto di una generazione. Da questo momento la chitarra si trasforma in uno strumento ribelle e diverso da tutti gli altri, dotato di anima, in un rapporto ambivalente con il musicista-amante-domatore.  

A questo mito è dedicata la mostra in arrivo a maggio all’Arengario. "City of guitars. La chitarra come stile di vita", a cura di Giulio Ceppi e Luigi Pedrazzi, sarà protagonista a Monza dal 10 maggio al 2 luglio. Ideata e prodotta da Arteutopia e Clarart, in collaborazione con Comune, Rolling Stone e Gibson, la mostra propone oltre 90 spettacolari immagini catturate dal vivo da quattro storici fotografi del rock (Massimo Barbaglia, Gigliola Di Piazza, Bruno Marzi e Angelo Radaelli) accompagnate da oltre 30 chitarre che hanno segnato la storia.  

"Con l’avvento massiccio e fondamentale delle immagini nella cultura musicale contemporanea, fotografia, cinema e televisione amplificano l’aspetto estetico del musicista: chitarra e basso si arricchiscono di forme e colori che spesso restituiscono cultura e gusto estetico di chi le impugna", spiegano gli organizzatori della mostra, che idealmente segue il filo rosso di "The Gathering Storm", l’esposizione dedicata tre anni fa sempre all’Arengario a Storm Thorgerson, uno dei più grandi fotografi del rock, con le copertine degli album più celebri, dai Pink Floyd ai Muse. 

Le fotografie esposte nella mostra di maggio celebrano i musicisti catturati on stage nelle loro pose più glamour e intriganti: da BBking a Chuk Berry, da Carlos Santana a Steve Vai, Pat Metheny, Robert Fripp, Patti Smith, Joe Satriani, Jeff Beck, Caetano Veloso, Frank Zappa, Pino Daniele, Franco Mussida, Aerosmith, Kiss, artisti che costituiscono ampia parte dell’immaginario musicale collettivo e che fanno della chitarra un oggetto sempre diverso e affascinante. E per gli appassionati ci saranno anche le chitarre, dalle varie versioni delle mitiche Fender Stratocaster alla verde Rich Bich di Slash, da un Les Paul nero del 1973 ‘Black Beauty’ a una Yamaha SG 2000 ‘Deep Purple’ molto rara. In bacheca gli strumenti resi celebri da leggendari chitarristi, vere e proprie icone che hanno popolato le stagioni della chitarra elettrica dagli anni ’70 ad oggi. Gli orari: lunedì chiuso; da martedì a domenica 11-13/16-20; giovedì apertura prolungata fino alle 23. Ingresso 8 euro, ridotto 5. Info: Arengario di Monza 039 329541; Clarart 039 2721502.