Cesano Maderno, coniugi investiti dal treno: una tragedia annunciata

Una situazione giudicata da più parti insostenibile. Basta fare due passi in via Libertà per raccogliere senza fatica lo sfogo di tanti residenti della zona

Cesano Maderno, incidente sui binari: coniugi travolti e uccisi

Cesano Maderno, incidente sui binari: coniugi travolti e uccisi

Cesano Maderno (Monza Brianza), 13 dicembre 2017 - Per molti è una tragedia annunciata quella in cui hanno perso la vita i due anziani coniugi di Cesano Maderno. Una tragedia che segue altre simili e che rischia di riproporsi se nessuno farà nulla al più presto per risolvere una situazione giudicata da più parti insostenibile. Basta fare due passi in via Libertà per raccogliere senza fatica lo sfogo di tanti residenti della zona. «Abito qui da 32 anni - racconta Vittorio De Salve - ho le finestre di casa che guardano la stazione, in ogni momento della giornata ci sono persone che attraversano i binari con le sbarre abbassate, perché i tempi di attesa sono diventati insopportabili. Da quando è stata aperta la nuova stazione più avanti, ci sono momenti in cui le sbarre restano giù anche più di 20 minuti con il treno fermo qui davanti ad aspettare il segnale di via per ripartire, la gente a piedi e in bicicletta perde la pazienza e attraversa».

«Quando questa stazione era in servizio, c’era il capostazione, che continuava a ripetere gli appelli all’altoparlante a fare attenzione per l’arrivo del treno - aggiunge Biagio D’Alessio - Adesso invece qui non c’è più nessuno e la gente continua ad attraversare. Basterebbe mettere delle catenelle sotto le barriere, per impedire fisicamente il passaggio delle persone». Tutti comunque concordano sul fatto che la situazione è peggiorata notevolmente con l’apertura della nuova stazione. «Non si può restare bloccati per più di 20 minuti, le macchine possono usare i due sottopassi, ma la gente a piedi e in bicicletta è costretta a fermarsi, anche quando fa freddo o piove e in tanti poi decidono di attraversare comunque con le barriere abbassate», racconta Roberto Ponti davanti al luogo della tragedia. Molti se la prendono con l’amministrazione comunale, accusandola di non avere mai affrontato la questione. Lo afferma con decisione Alberto Cattaneo, che sul tema ha depositato in Comune ben mille firme raccolte nel quartiere due anni fa, ripresentandosi ancora pochi mesi fa. «I miei genitori hanno gestito per 40 anni il bar della stazione, gente che attraversa sotto le barriere ce n’è sempre stata, ma adesso la situazione è molto peggiorata. Penso che in una giornata saranno centinaia quelli che superano le sbarre perché non ne possono più di attendere. Il problema riguarda soprattutto anziani e bambini, cioè la gente che non gira in macchina o in moto e non percorre i sottopassi. Si attraversano i binari per andare verso l’unico supermercato del centro o verso la chiesa parrocchiale e l’oratorio, il panificio o le Poste. È un problema serissimo al quale da troppo tempo nessuno sta cercando una soluzione».