Trovato morto a Ceriano Laghetto, "Anni di denunce inascoltate: vince la criminalità"

Il sindaco Dante Cattaneo si sfoga dopo il ritrovamento del cadavere del 23enne nel bosco della droga

La stazione delle Groane

La stazione delle Groane

Ceriano Laghetto (Monza Brianza), 26 marzo 2017 - Quella del morto ancora senza nome e del ferito delle ultime 24 ore è la stessa stazione che, insieme ad altre due della stessa linea, nell’agosto scorso rimasero chiuse per un mese, tra le 10 e le 17, ufficialmente per lavori sulle linee, ma dopo le convocazioni dei "tavoli per la sicurezza".

Già un anno fa la situazione da queste parti era abbastanza grave: si erano registrate anche alcune rapine nei confronti di studenti e comunque spacciatori e tossicodipendenti erano presenza fissa dentro e fuori la stazione del Villaggio Brollo. Un clima di apprensione che il sindaco di Ceriano Laghetto, Dante Cattaneo, ha denunciato più volte scrivendo a tutte le più alte istituzioni del Paese e arrivando a chiedere un presidio continuativo di Forze dell’ordine o, addirittura, militari dell’Esercito, per un’operazione di "bonifica" dell’intera zona.

Dopo aver saputo degli ultimi accadimenti, il sindaco ha manifestato ancora una volta la sua amarezza utilizzando toni particolarmente duro. "Anni di denunce, lettere, azioni, interventi, appelli alle autorità rimasti inascoltati - dice Cattaneo - Il Governo italiano, con il suo lassismo, ha ceduto intere porzioni di territorio alla criminalità. Sarà difficile riconquistarli: ma almeno da ora, presidi fissi e quotidiani, a partire dalla stazione Groane. Proteggiamo perlomeno la vita dei cittadini onesti o sarà una strage annunciata".