Portata dal padre in Siria, l'emozione di mamma Alice: "Inizia una nuova vita"

E' ancora grande l'emozione per il ritorno a casa della piccola Emma. La madre Alice Rossini: "Ora vorrei un po' di silenzio per dedicarmi alle mie bambine"

Una foto di Alice Rossini (D) con sua figlia Emma Houda di 4 anni

Una foto di Alice Rossini (D) con sua figlia Emma Houda di 4 anni

Vimercate (Monza Brianza), 11 marzo 2017 - E' ancora grande l'emozione per il ritorno a casa della piccola Houda Emma Kharat, la bimba portata via cinque anni fa dal padre ad Aleppo, in Siria. La bimba, che allora aveva meno di due anni e ora sta per compierne sette, è arrivata ieri a Malpensa, accompagnata dai nonni paterni. Ad accoglierla la madre, la vimercatese Alice Rossini, che in questi cinque anni non ha mai smesso di lottare per riuscire a rivedere la sua piccola.

A distanza di poche ore mamma Alice racconta le sue emozioni e della sua voglia di godersi la famiglia: "Ieri un cerchio si è chiuso - ha detto la combattiva brianzola attraverso il suo legale Luca Zita -. Oggi inizio di una nuova vita con la mia splendida famiglia, grazie di cuore a tutti, ora vorrei un po' di silenzio per dedicarmi alle mie bambine". A quanto ha raccontato la mamma, Emma, superato lo smarrimento e la sorpresa del primo momento, si è lasciata travolgere dall'affetto della famiglia. Il momento più emozionante è stato l'incontro con le due sorelline, le due bambine (l'ultima ha pochi mesi) che Alice Rossini ha avuto nel frattempo da un nuovo compagno.

"NON SERVE TEST DNA" -"L'ho letto sui giornali che si dovrebbe fare un test del Dna sulla bimba, ma secondo me non è necessario - ha commentato il legale della donna : è bastato osservarle guardarsi negli occhi, mamma e figlia si sono subito riconosciut. Quando ieri sono arrivate a casa si sono messe sul lettone una di fronte all'altra - ha aggiunto - ed è stato straordinario veder risbocciare in un attimo l'amore tra mamma e figlia. Non vorremmo che questo momento si trasformasse in una gara tra chi ha avuto più merito nel riportare a casa Emma, è stato un lavoro di squadra e io e la madre teniamo a ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno dato il loro contributo. Attenzione a non spettacolarizzare quanto successo".