Stalking nei confronti dei clienti, il pm: l’avvocato va processato

Davide Palmieri, 53 anni, è stato sospeso tre anni dalla professione

Sciopero magistrati, foto generica

Sciopero magistrati, foto generica

Usmate Velate, 19 ottobre 2016 - Stalking giudiziario. È la nuova accusa di cui deve rispondere Davide Palmieri, l’avvocato di 53 anni con studio a Usmate Velate, in Brianza, recentemente sospeso dal Consiglio Nazionale Forense per 3 anni e che quindi almeno fino a ottobre del 2018 non potrà svolgere la professione. Palmieri, però, continua a calcare le aule giudiziarie in veste di imputato. Dopo varie condanne per comportamenti illeciti nei confronti di alcuni clienti, per lui la pm della Procura di Monza Michela Versini ha chiesto il rinvio a giudizio per “stalking giudiziario”, una fattispecie del reato di stalking non ancora diffusa che prevede, tra «le condotte materiali integranti gli atti persecutori, anche le reiterate molestie poste in essere attraverso la proposizione, da parte dell’agente, di una serie di iniziative giudiziarie sia civili, che penali». Ieri era fissata l’udienza preliminare davanti al giudice del Tribunale di Monza Patrizia Gallucci, che però è stata rinviata al 28 gennaio perché il difensore dell’imputato (che è il fratello dell’avvocato) ha rinunciato al mandato.

A monte dell’accusa ci sarebbe a una serie di comportamenti messi in atto dall’avvocato nei confronti dei clienti, diventati poi parti civili nei procedimenti penali. L’ultima battaglia a colpi di carte bollate che, in ordine di tempo, riguarda Davide Palmieri, è il suo ricorso in Cassazione, dichiarato inammissibile, contro la condanna a 4 mesi di reclusione per falsità di fogli firmati in bianco ai danni di alcuni clienti, che quindi è diventata definitiva e lo ha visto condannare anche al pagamento delle spese. L’avvocato era stato assolto in primo grado al Tribunale di Monza dall’accusa di avere preteso da quattro clienti il pagamento di una parcella per un ricorso al Tar, scritto appunto su un foglio firmato in bianco dagli stessi trasformato in una procura speciale. I difensori delle parti civili hanno fatto ricorso in appello ottenendo la condanna dell’imputato a 4 mesi di reclusione, poi confermata anche dalla Cassazione. Questa è l’unica finora definitiva ma non è l’unica condanna che ha collezionato Palmieri.

La Corte di Appello di Milano ha confermato la sua condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione per calunnia, mandando anche gli atti del ricorso alla Procura di Monza perché accertasse eventuali altri reati (è in corso un procedimento penale a Brescia) anche nei confronti di esponenti della magistratura che Palmieri avrebbe tacciato di irregolarità nello svolgimento del proprio operato. Tutto nasce da un’altra condanna inflitta a Davide Palmieri a 1 anno per falso e appropriazione indebita. Ora la nuova accusa di stalking giudiziario che, se fosse confermata, diventerebbe un importante precedente giudiziario a livello nazionale.