L’esercito del bene di Antonietta, da dramma a missione

Il gruppo su Facebook che era nato per le segnalazioni quando scomparve la donna continuerà ad esistere per sostenere le ricerche in casi simili

Antonietta Turri

Antonietta Turri

Varedo, 22 agosto 2016 - «Credo che nessuno debba soffrire in questo modo, quindi vorrei poter fare qualcosa...». Trasformare una tragedia in una missione, per far sì che ciò che hai passato sulla tua pelle, con tanto di cicatrici impossibili da cancellare, non tocchi ad altri. Ecco cosa ha pensato Laura Sodini, la figlia di Antonietta Turri, appena asciugate le lacrime per la drammatica, inspiegabile, morte della donna di Varedo. Scomparsa improvvisamente da casa l’1 agosto, quando doveva andare dal parrucchiere a Paderno, e trovata dieci giorni dopo in una scarpata a Pavullo nel Frignano, cittadina nella provincia di Modena.

Si, ma come? Attraverso Facebook, uno strumento che in certi casi, come questo, può davvero trasformarsi in un mezzo incredibile. «Il tam tam che si è creato in questi giorni è stato straordinario - ha scritto Laura sulla pagina Facebook che era stata creata ad hoc per allargare le ricerche -, una catena umana che potrebbe dare tanto aiuto. Spero che molti di voi condividano questo pensiero». Un invito che è stato rivolto alle circa 2.500 persone, di tutta Italia, che giorno dopo giorno si sono unite a formare una sorta di «esercito social».

Un esercito del bene che ha in primis condiviso gli appelli e diffuso le ricerche tramite il web, ma ha anche prodotto, stampato e diffuso i volantini ed effettuato, dove erano arrivate segnalazioni ritenute valide, organizzato vere e proprie squadre di ricerca. Una catena della solidarietà che non è bastata, per riportare a casa sana e salva Antonietta, ma ha dimostrato che l’unione, anche tra sconosciuti, può fare davvero la forza. E, a volte, la differenza. Tutti «convocati», adesso, per riprovarci, per esserci ancora. «Per quello che posso fare io avrei piacere, se lo volete - ha detto la figlia Laura, anche per conto della sorella - che il gruppo potesse continuare a esistere, in modo da poter dare aiuto a chi si trova in difficoltà. Credo che nessuno debba soffrire in questo modo».

Un'idea - tanto semplice e genuina quanto meravigliosa - che ha subito trovato consensi. Ecco che sono già iniziati i post per la ricerca di un’altra persona scomparsa da qualche giorno. Ma la pagina è pronta anche per veicolare altre iniziative di solidarietà, per persone che hanno reale e urgente bisogno. L’esercito del bene di Antonietta Turri è pronto a fare ancora la sua parte.