Gli Alabardieri di Monza in Vaticano

Incontro storico con il Papa e le Guardie Svizzere

Gli Alabardieri con Papa Francesco (Foto Meta)

Gli Alabardieri con Papa Francesco (Foto Meta)

Monza, 26 aprile 2017 - Un incontro storico. Per la prima volta questa mattina gli Alabardieri del Duomo di Monza hanno messo piede in Vaticano, hanno sfilato nella piazza San Pietro gremita di fedeli e hanno presenziato con le Guardie Svizzere all’udienza del Papa.

Una pagina emozionante per gli alabardieri monzesi, che con i più famosi colleghi in servizio a Roma hanno diverse cose in comune: oltre al rosso del pennacchio e al blu e giallo delle uniformi, sono gli unici due corpi autorizzati dalla Chiesa a tenere le armi durante le funzioni liturgiche.

E una lunga tradizione alle spalle, che parte dal XV secolo per le Guardie Svizzere, mentre il primo documento sugli Alabardieri del Duomo di Monza risale a Maria Teresa d’Austria, nel Settecento, ma è molto probabile che le loro radici risalgano addirittura alla regina Teodolinda nel VI secolo e alla difesa del Tesoro.

"È stato molto emozionante - racconta il comandante Giorgio Villa -. Il Papa è venuto in mezzo a noi, ha salutato ognuno e ci ha detto: mi raccomando, pregate per me. Penso che ne abbia bisogno, con tutti i problemi che ci sono in questo momento". La trasferta, guidata dall’arciprete di Monza, monsignor Silvano Provasi, è cominciata martedì, con il viaggio in treno dei dodici alabardieri e di Giuseppe Fontana, amministratore delegato del Gruppo Fontana di Veduggio e presidente della Fondazione Comunità di Monza e Brianza, amico e sponsor del corpo, nonché organizzatore dell’incontro storico. "Ci hanno ospitato i Padri Passionisti, dove abbiamo cenato e dormito - continua Villa -. Poi la mattina alle 8 ci siamo messi subito in uniforme per incontrare la Guardia Svizzera: tutti in fila abbiamo attraversato la piazza San Pietro e ci siamo schierati davanti per l’udienza. Il momento più emozionante è stato quando il Pontefice ci ha salutati uno per uno e ci siamo scambiati i doni".

Il comandante ha consegnato a Papa Francesco una placca dorata con lo stemma degli Alabardieri e la Corona Ferrea, mentre alle Guardie Svizzere, guidate dal vicecomandante, i monzesi hanno portato in dono stemma e gagliardetti, oltre a un libro su Monza e uno sul Duomo. Il Pontefice invece ha donato un rosario a ogni alabardiere. Dopo l’udienza, i due corpi hanno visitato insieme musei e giardini e si sono salutati con un pranzo, seguito da una visita alla caserma. Poi il ritorno a casa in treno, tutti emozionati.