Pc sicuro e istruttivo per i bambini? Ecco la chiavetta Usb made in Brianza

Spopola e piace anche al Ministero l’invenzione di un ventisettenne di ALESSANDRO CRISAFULLI

Chiavetta Usb made in Brianza

Chiavetta Usb made in Brianza

Monza, 29 maggio 2016 - C'è il computer che rappresenta una grande opportunità, ma nasconde dietro ogni angolo problemi, minacce e pericoli di ogni tipo, anche molto gravi, per i più piccoli. E poi c’è un tipo di computer perfettamente a misura di bambino: sicuro, istruttivo, educativo, divertente. Per trasformare «magicamente» il primo nel secondo basta una chiavetta Usb. Basta «Freestyle Pc for Kids», l’invenzione di un ex studente dell’Hensemberger di Monza, che sta spopolando in tutta Italia ed è pronta a conquistare l’Europa. «E pensare che all’inizio pensavamo solo di venderne qualche pezzo nel nostro negozio a Paderno - racconta Stefano Tagliabue, 27 anni, cresciuto a pane e informatica nell’istituto tecnico monzese e ora prossimo alla laurea - mentre oggi abbiamo 80 rivenditori in tutta la Penisola, abbiamo venduto 4mila chiavette tramite ecommerce e siamo pronti ad aprire in Spagna e Germania». 

Un boom strepitoso, grazie anche al prezzo davvero low-cost: con 20 euro, mamme, papà, insegnanti ed educatori in genere possono trasformare il computer utilizzato dai piccoli, da 3 a 10 anni, in uno strumento davvero utile in piena sicurezza. Per studiare, per giocare, per prendere confidenza con il mondo digitale in maniera serena. «All'interno ci sono circa 400 giochi e percorsi educativi che abbiamo selezionato e creato - racconta Jessica Malfatto, 27 anni, laureata in lettere moderne e moglie di Stefano - una suite Office per bambini e un browser per la navigazione sicura. I giochi sono con diversi livelli di difficoltà e aiutano ad apprendere e migliorare in matematica, geografia, musica, lettura, scrittura, astronomia, scienze e molto altro». C’è poi una sezione per imparare l’inglese, sempre divertendosi. Il tutto è stato preparato con il supporto di una insegnante e una psicologa, per renderlo efficace a 360 gradi.

Ma come è nata l’idea, tanto semplice quanto geniale? «Semplicemente da una richiesta di mia mamma, che fa l’insegnante - ricorda Stefano -. Voleva proporre dei giochi su pc in classe e mi ha chiesto di selezionarne alcuni sicuri, visto che il web è pieno di virus, pericoli e schifezze varie in cui ogni bambino rischia di incappare. Io ne ho selezionato qualcuno e poi mi sono chiesto, ma adesso cosa posso fare di più?». Da qui l'idea di raggrupparne tanti, di creare il browser per la navigazione con tutti i filtri che evitano di finire in siti «da adulti» e tutto il resto dei servizi a misura di bambino. Con un prodotto che è già stato distribuito in 6 mila pezzi (4mila via web e 2mila nei punti vendita, il primo aprì a Muggiò) e fa meritare continui attestati di stima, e interessi, a livello nazionale.

«Ci chiamano nelle università per raccontare Freestyle Pc for Kids - raccontano Stefano e Jessica - e siamo stati convocati anche dal Ministero dell’Istruzione, che vorrebbe inserirla nelle scuole». E sono già tante le ulteriori novità in arrivo, per rendere la chiavetta ancora più ricca e utile: «A settembre svilupperemo nuovi programmi nostri da inserire - dice Stefano - uno sull’educazione alle emozioni, uno sull’educazione finanziaria. Inseriremo poi delle attività per imparare il coding, cioè i principi di programmazione per i bambini, e verrà sviluppata una versione della chiavetta per i bambini con disturbi dell’apprendimento, che sono sempre di più: sarà un supporto utilissimo per tutti coloro che soffrono di dislessia, discalculia, e via dicendo, e potranno trovare finalmente un aiuto a costo molto ridotto».

Il prodotto ha davvero colpito tutti coloro che ne entrano in contatto. Perfino una delle maggiori aziende nazionali nel settore giocattoli, «che ci ha fatto una proposta molto ghiotta per acquistare la nostra attività - spiega la coppia - ma abbiamo rifiutato perchè è un percorso che abbiamo avviato e teniamo molto a proseguire». Senza mettere confini, «il sogno è entrare nel mercato mondiale».

di ALESSANDRO CRISAFULLI