E' morto Giannantonio Brugola, grande industriale della Brianza

"Essere diversi in un mondo di simili", era il suo motto. E lui c'era riuscito realizzando una vite unica e riuscendola a vendere in tutto il mondo. Il suo nome, cosa più unica che rara, si trova persino sui dizionari d'Italiano. Alla voce "Brugola" è descritta infatti la vite a "testa incava esagonale che prende il nome dal suo inventore" di Fabio Lombardi

Giannantonio Brugola

Giannantonio Brugola

Lissone (Monza e Brianza), 15 febbraio 2015 - E' morto all'età di 73 anni il grande industriale brianzolo Giannantonio Brugola. "Essere diversi in un mondo di simili", era il suo motto. E lui c'era riuscito realizzando una vite unica e riuscendola a vendere in tutto il mondo. Il suo nome, cosa più unica che rara, si trova persino sui dizionari d'Italiano. Alla voce "Brugola" è descritta infatti la vite a "testa incava esagonale che prende il nome dal suo inventore".

Un'intuizione geniale del padre Egidio che la creò nel 1945 e che lui, Giannantonio, seppe trasformare, modificare e far diventare un successo mondiale trasformando la piccola officina (la OMB) di Lissone in un'industria capace oggi di generare un fatturato di 120 milioni di euro e di dare lavoro a 310 dipendenti a Lissone. Una storia di successi come quando nel 2008 ricevette il titolo di Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. L'ultima soddisfazione pochi giorni fa quando il figlio, Egidio gli ha consegnato la prima vite uscita dalla fabbrica di Detroit. Un impianto, il progetto nonostante la malattia era stato seguito fino all'ultimo da Giannantonio, che sarà operativo da fine mese (il primo della Brugola fuori dall'Italia) e che contribuirà alla crescita mondiale dell'azienda che ora sarà guidata dal figlio Egidio.

di Fabio Lombardi