Bolletta choc in Comune a Cogliate: 484mila euro

Una brutta sorpresa che sta creando qualche apprensione perché una cifra del genere rischia di mettere seriamente in difficoltà il bilancio comunale di GABRIELE BASSANI

Consumi energia elettrica (Spf)

Consumi energia elettrica (Spf)

Cogliate, 26 aprile 2016 - È stata recapitata qualche giorno fa in municipio una maxi bolletta da 484mila euro, per gli arretrati sui consumi dell’elettricità. Una brutta sorpresa che sta creando qualche apprensione perché una cifra del genere rischia di mettere seriamente in difficoltà il bilancio comunale, nel quale non sono stati stanziati fondi a sufficienza per farvi fronte. La super bolletta infatti è relativa a un «conguaglio» per i consumi dal 2011 al 2015, ovvero per il periodo in cui il Comune di Cogliate ha ricevuto la fornitura elettrica per alcuni lampioni da Eni, dopo avere chiuso il contratto con Enel e prima di passare all’attuale gestore Edison.

«Si tratta - spiega il sindaco Giuseppe Minoretti - di un contratto stipulato dalla giunta precedente. Stiamo facendo le verifiche del caso, anche perché la delibera in questione, del 2011, è abbastanza ambigua. Cercheremo di capire come si è arrivati a questa situazione, perché alla fine mi scoccia che io debba sempre andare a tamponare le magagne fatte dagli altri». Insomma, il sindaco punta decisamente il dito contro i predecessori, scatenando la reazione polemica dell’opposizione, con il capogruppo della Lega Nord, Andrea Basilico che parla di «situazione oggettivamente sfuggita di mano, dove gli errori più lievi hanno cinque zeri a destra della prima cifra» e ribadisce il concetto: «Si vada fino in fondo ad accertare le responsabilità personali e chi ha sbagliato paghi». Da capire è innanzitutto se l’azienda fornitrice può chiedere a distanza di cinque anni un conguaglio di quella consistenza e perché non l’abbia fatto di anno in anno. Ma d’altra parte occorre anche capire se i consumi effettuati sono quelli effettivamente indicati, per esempio confrontandoli con gli anni precedenti o quelli successivi e come mai, nel caso, non ci si è mai accorti prima di questa incongurenza.

«C’è qualcosa che non è chiaro. Io non entro nel merito, sono gli uffici che devono gestire i contratti», ha aggiunto il sindaco. A questo punto si ragiona sulle conseguenze: «Stiamo valutando diversi fronti - prosegue Minoretti - Prima di tutto cerchiamo di capire se quella somma è davvero dovuta e per quell’importo. Poi ci sarà un confronto con l’azienda, proporremo di spalmare il pagamento in diversi anni». La questione sarà affrontata nel prossimo consiglio comunale in programma alla fine di questa settimana.