Voragine e residenti sgomberati: ora Bernareggio ha paura

Il sindaco: fenomeno conosciuto, sorveglianza massima

Quindici metri di voragine (Radaelli)

Quindici metri di voragine (Radaelli)

Bernareggio (Monza e Brianza), 16 giugno 2016 - Spunta il sole su Bernareggio, anche se per poche ore, dopo giorni di incessante pioggia. Una piccola tregua che non è tuttavia riuscita a far passare la paura ai residenti di via Dante, dopo l’apertura della voragine che ha portato quaranta persone ad abbandonare la propria casa. Ciò che in questi giorni sta tenendo occupata la loro mente è la ricerca di una motivazione, o meglio, di un colpevole, per quel boato che ha scosso la vita quotidiana del paese. In realtà la spiegazione dell’incidente di lunedì notte, soprattutto a chi vive in questo angolo della Brianza da molto tempo, è già nota. «Tutta colpa degli occhi pollini». Ecco cosa si continua a ripetere a pochi passi dalla ferita aperta sull’asfalto. In passato si sono già verificati episodi di cedimento di strade o di ampie porzioni di campi. Appresa la notizia del nuovo crollo, in molti hanno subito puntato il dito contro le numerose cavità presenti nel sottosuolo e in grado di provocare l’apertura di enormi voragini, soprattutto se la pioggia cade incessantemente, proprio come nel caso registrato in settimana. Nel 2010 era successo in via Prinetti. Il manto stradale all’incrocio con via Obizzone era sprofondato per due metri, fortunatamente però solo dopo il passaggio di un’ignara automobilista.

Due anni prima era stata via Salvo d’Acquisto a rimanere al centro dell’attenzione per giorni. Anche qui l’asfalto si era sgretolato formando una grossa buca nel terreno. Via Lombardia, via Buonarroti e per la prima volta via Dante Alighieri rimasero vittima del fenomeno negli anni Novanta. Nel primo caso, nel 1998, lo spavento fu ancor più grande: un’autobus su cui viaggiavano numerosi scolari cadde dentro a un buco apertosi improvvisamente. Nessun ferito, ma anche all’epoca alcune famiglie furono costrette ad abbandonare le loro case per diverse ore. Le fondamenta dei condomini mostravano segni di sfaldamento. Una serie storica che non può che portare i residenti a temere per la propria incolumità. «Non è la prima volta che in quella zona si registrano smottamenti – sostiene un bernareggese -. Negli anni hanno continuato a costruire. Intanto alcuni edifici si sono inclinati. Non è una novità ciò che è accaduto, dovevamo aspettarcelo». Per cercare di tranquillizzare i propri concittadini il sindaco ha voluto spendere alcune parole sui social network. «Non sono mai stati chiusi gli occhi su alcuna pratica edilizia arrivata in Municipio. Abbiamo sempre eseguito controlli. Il problema di tale situazione è che non si può prevedere la formazione di nuovi occhi pollini. Non si possono immaginare le reazioni del sottosuolo dopo eventi meteorologici particolarmente pesanti come quelli verificatisi nell’ultimo mese».