Mercoledì 24 Aprile 2024

Villasanta, il parroco dall’altare: "Babbo Natale? Un ciccione sempre ubriaco"

Villasanta: durante l'omelia della vigilia il don si scaglia contro il consumismo. E scoppia la polemica di Rossana Brambilla

Babbo Natale

Babbo Natale

Villasanta (Monza e Brianza), 27 dicembre 2014 - «Babbo Natale? E' solo un ciccione ubriacone, inventato dalla Coca Cola per simboleggiare il consumismo durante feste che un tempo erano considerate sacre». Parole che si possono anche condividere, con un pizzico di ironia, ma a quanto pare, non se a pronunciarle è un prete durante l’omelia della Vigilia di Natale. Si è trasformata in un accanito dibattito la frase riportata con fervore da don Ferdinando Mazzoleni durante la messa. «Basta guardare i video caricati su Facebook – fa sapere agli indignati libertini del paese il sacerdote, dopo la chiacchierata dichiarazione –. Babbo Natale viene dipinto come un personaggio che perde i regali, cade dalle scale, e con il gomito spesso alzato. È un ubriacone! E quel personaggio creato dalla pubblicità, svuota il giorno in cui si festeggia la nascita di Gesù, del suo significato religioso. Si pensa troppo al consumismo per colpa sua, lasciando i riti religiosi in secondo piano». Descrizioni che riportano più all’immagine del noto film “Babbo Bastardo”, in cui Billy Bob Thornton veste i tradizionali indumenti bianchi e rossi e rapina i negozi mantenendo un atteggiamento poco incline all’etichetta, che a quell’affettuoso nonnino a cui i bimbi lasciano biscotti e latte vicino all’albero.

Una rappresentazione che a qualcuno nel paese è risultata indigesta, più che il cappone di Natale. Tanto da accendere forti polemiche sul web. I credenti, dopo aver trascorso in famiglia il 25 dicembre, Don Ferdinando Mazzolenihanno infatti acceso il computer, in cerca dei concittadini presenti in chiesa durante la fatidica affermazione di Mazzoleni. Proprio sulla pagina Facebook dedicata a Villasanta, in molti si sono scagliati contro quelle frasi. Alcuni hanno definito «disdicevole» il comportamento del Don durante l’omelia, schierandosi a favore della magia che avvolge gli ultimi giorni di dicembre. I bambini vanno tutelati, come anche i loro sogni, almeno secondo i villasantesi. E se c’è già chi ipotizza ironicamente un incontro in piazza per bruciare le streghe, dopo aver eliminato Babbo Natale, altri cercano la via della mediazione, riportando la calma sul web. «Come si può pensare che Babbo Natale scalzi Gesù Bambino, da un ipotetico trono? Lasciamo che i bambini credano alla favola. Lasciamo convivere Babbo Natale per la festa profana, e Gesù Bambino per quella religiosa».

Ammirabili, anche se poco efficaci, i tentativi di riportare l’armonia nel gruppo di commentatori. Ciò che emerge dal lungo dibattito, è anche un senso di indignazione per l’atteggiamento di attacco del prete, accusato di trattare «i suoi ascoltatori come un manipolo di povere bestie ignoranti da tenere a bada col terrore». L’ennesimo passo falso insomma per il prete, che già in passato aveva fatto parlare di sé. In un bollettino parrocchiale il sacerdote, due anni fa, aveva infatti consigliato ai fedeli di non pagare le tasse poiché ingiuste e troppo elevate.

di Rossana Brambilla