Il pilota Marco Melandri testimone al processo sull’Autodromo

«Se avessimo saputo delle bolle noi piloti ci saremmo riuniti per decidere se corrrere»

Il pilota Marco Melandri firma autografi in tribunale

Il pilota Marco Melandri firma autografi in tribunale

Monza, 5 marzo 2015 - Il pilota motociclistico Marco Melandri è stato sentito come testimone al processo al tribunale di Monza sulla gestione dell’autodromo monzese.

In particolare Melandri è stato convocato dal pm della Procura di Monza Caterina Trentini per la sua caduta accaduta alla curva parabolica durante il campionato mondiale superbike del 2012.

Per questa vicenda l’ex direttore della Sias (la società che gestisce l’autodromo) Enrico Ferrari, l’ex direttore tecnico Giorgio Beghella Bartoli e il responsabile tecnico Stefano Tremolada sono imputati di omissione dolosa di misure atte ad evitare infortuni sul lavoro per delle «bolle» che sarebbero state presenti sulla pista e di cui gli imputati sarebbero stati a conoscenza ma non ne avrebbero dato comunicazione.

«Nel giro di formazione e di riscaldamento avevo visto delle chiazze umide sulla pista e alla partenza della gara ero dietro ad un altro pilota quindi non ho visto la chiazza e sono caduto», ha detto Melandri.

«Anche altri piloti sono caduti nello stesso punto. Certo se avessimo saputo di bolle noi piloti ci saremmo riuniti per decidere se correre la gara».