Monza, autobus a secco e autisti aggrediti

Mancano 1,8 milioni, servizio a rischio: la Provincia chiede aiuto a Regione e Prefettura

Autobus a rischio

Autobus a rischio

Monza, 30 giugno 2016 - Emergenza autobus, la Provincia coinvolge la Prefettura. Per riuscire a far viaggiare i bus fino alla fine dell’anno mancano ancora 1 milione e 800mila euro, soldi in più che al momento non sono arrivati nè da Roma nè dalla Regione. A novembre dunque, quando i fondi a disposizione finiranno, la Provincia - che ha fatto di tutto per evitare un ennesimo taglio che avrebbe lasciato a piedi 7.000 utenti - rischia l’interruzione di pubblico servizio. Il presidente Gigi Ponti nei giorni scorsi ha chiesto aiuto di nuova alla Regione scrivendo una lettera-appello al governatore Maroni. Una lettera analoga è partita in queste ore anche all’indirizzo della prefetta di Monza Giovanna Vilasi. Ponti intende coinvolgerla direttamente nella questione e l’ha invitata all’assemblea dei sindaci - la terza nel giro di poco più di un mese - convocata per decidere il da farsi. All’assemblea, fissata per giovedì 7 luglio, oltre alla Prefetta e ai 55 primi cittadini della Brianza, parteciperà anche Umberto Regalia, presidente della nuova Agenzia del trasporto pubblico appena costituita per la gestione del bacino di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia. Occorre fare in fretta. Questa settimana è previsto un incontro con la Regione, cui Ponti si è appellato. Non sarà facile portare a casa di più, anche perché già nei mesi scorsi la Regione è intervenuta al salvataggio del trasporto pubblico nelle sue province con 20 milioni di euro. Secondo fonti ufficiose sarebbero però disponibili altri 2 milioni oltre ai 20 già stanziati, che basterebbero a evitare sacrifici ai viaggiatori brianzoli ma solo se le altre province e città non vorranno la parte che spetterebbe loro.

Intanto sui bus brianzoli si sono verificate due agressioni in una manciata di giorni. Prima un autista del pullman che da Cologno porta a Muggiò, colpito al volto con una testata da un pregiudicato che durante la corsa lo criticava per lo stile di guida. Poi un conducente strattonato e minacciato da un tunisino sul bus che collega Carate Brianza alla stazione di Sesto San Giovanni. Un problema annoso, chiarisce Salvatore Lembo della Fit Cisl Brianza, il sindacato del settore dei trasporti. "Veniamo aggrediti, insultati, minacciati per i motivi più assurdi e banali". Il sindacato chiede un tavolo di confronto con le aziende di trasporto, i Comuni, la Provincia e la Regione "sul quale mettere proposte di intervento almeno sulle linee più pericolose".