Bambina di 4 anni rapita in campeggio mentre dorme con i genitori, sparito il sacco a pelo

I genitori si sono accortio dell’assenza della bimba intorno alle 6 e 30. Ricerche con droni, barche e aerei. Ipotesi sequestro prevalente

La foto di Cleo Smith, 4 anni diffusa dalla polizia

La foto di Cleo Smith, 4 anni diffusa dalla polizia

Sidney - Choc in Australia per la sorte di Cleo Smith, una bambina di quattro anni, scomparsa sabato dal campeggio in cui si trovava con la famiglia. La piccola, riporta la Bbc, era andata a dormire venerdì sera in una tenda del Quobba Blowholes camping con i suoi genitori ma la mattina dopo era sparita. La tenda era aperta e anche il sacco a pelo della piccola non c'era più. La polizia la sta cercando ovunque anche con l'aiuto di elicotteri. La madre Ellie Smith, che ha denunciato la scomparsa, ha raccontato in una conferenza stampa di averla vista l'ultima volta all'1.30 di mattina, quando si era alzata per bere dell'acqua.

«Tutti ci chiedono di cosa abbiamo bisogno e tutto ciò di cui abbiamo bisogno è che la nostra bambina torni a casa...», ha detto. Il caso, che ricorda quello della piccola Maddie McCann, la bambina inglese sparita mentre era in vacanza in famiglia in Portogallo nel 2007, ha avuto una risonanza nazionale. La polizia non ha voluto rivelare alcuna informazione assicurando che saranno seguite tutte le piste. Nel frattempo sta rintracciando e sentendo tutte le persone che venerdì sera si trovavano al campeggio. I media australiani hanno riferito che la famiglia di Cleo era arrivata nella località a circa 900 km a nord di Perth, sulla famosa Coral Cost, per trascorrere il weekend.

La scomparsa è avvenuta nella notte tra venerdì 15 e sabato 16 ottobre. Non appena i genitori di Cleo Smith hanno notato la sparizione della figlia, hanno immediatamente chiesto aiuto agli altri campeggiatori presenti nell’area e hanno contattato le forze dell’ordine. Una volta giunti sul posto, le autorità hanno avviato intense operazioni di ricerca che si sono diramate via terra, via aerea e via marittima con l’ausilio degli agenti di polizia e degli uomini degli equipaggi del servizio di emergenza statale (SES). Le ricerche si sono protratte per l’intero fine settimane e proseguono, purtroppo senza successo.

In merito alla drammatica vicenda, si è espresso l’ispettore Jon Munday, afferente alla polizia di WA e al quale sono state affidate le indagini. L’ispettore ha rivelato che la famiglia di Cleo ha raggiunto il campeggio venerdì 15 per trascorrere insieme il weekend all’aria aperta e ha dichiarato: “ci stiamo concentrando sull’analisi di qualsiasi pista: abbiamo assegnato i nostri migliori investigatori al caso e abbiamo messo insieme un’ampia squadra di ricercatori con l’aiuto dello State Emergency Services e di altri volontari.

“Gli agenti continueranno a cercare fino a quando non saremo in grado di fornire alcune risposte su ciò che è successo a Cleo – e ha aggiunto –. Quello che vorrei dire oggi è che siamo davvero interessati a chiunque fosse al campeggio Blowholes da venerdì 15 ottobre a domenica e potesse aver visto o sentito qualcosa”. 

Sulla scomparsa di Cleo Smith, è intervenuto anche il commissario della polizia dell’Australia Occidentale, ChrisDawson, che ha affermato: “Si tratta di una situazione molto insolita e difficile nella quale non sappiamo dove sia Cleo. La polizia non sta escludendo nessuna ipotesi e sta conducendo un’ampia ricerca nella zona. Abbiamo portato sul luogo anche degli investigatori addestrati dalla nostra divisione omicidi e crimini maggiori. Stiamo tenendo aperte tutte le strade. Vogliamo solo entrare in possesso di qualsiasi informazione riguardante Cleo”.

Dopo quasi tre giorni di ricerche, tuttavia, l’ispettore John Munday ha ammesso che la polizia non ha raggiunto alcuna svolta nel caso ma che hanno raccolto molte informazioni e intelligence da dashcam e filmati CCTV intorno alla zona. L’investigatore ha anche spiegato che anche il sacco a pelo rosso in cui dormiva la bambina è scomparso, ma non è stato autorizzato a divulgare quali altri oggetti la polizia ritiene possano essere spariti con la piccola. Agli abitanti della zona, quindi, è stato chiesto di controllare i loro cestini al fine di ritrovare il sacco a pelo della bimba.

Intanto, le autorità hanno ampliato la ricerca schierando 22 volontari del Servizio di Emergenza dello Stato (SES) e locali, polizia, elicotteri, droni, aerei e barche per trovare Cleo. La ricerca in mare, effettuata nella notte tra domenica 17 e lunedì 18 ottobre, è continuata con l’ausilio di un jet dell’autorità australiana per la sicurezza marittima. La ricerca marina ha coperto tre miglia nautiche a sud del campeggio e un miglio nautico sia al largo che a nord del campeggio.

Una delle teorie valutate, infatti, era che la giovane Cleo potesse essersi allontanata verso l’acqua ed essere stata spazzata via dalla marea crescente. Ma, dalle ricerche effettuate, non esiste alcuna prova che la bambina sia entrata in acqua. Accanto all’ipotesi che la piccola possa essersi allontanata da sola dalla tenda condivisa nel campeggio con i suoi famigliari, dunque, si sta consolidando in modo sempre più insistente la pista del rapimento.

Secondo quanto riferito da Seven News, tuttavia, l’uomo si è recato alla stazione di polizia di sua spontanea volontà ed è stato smentito ogni possibile collegamento di Staines con la sparizione della bimba. Intanto, in considerazione delle informazioni diffuse dalle autorità e nella speranza che la piccola venga ritrovata al più presto, è stato comunicato che Cleo Smith è stata vista l’ultima volta con indosso un pigiamino rosa/viola con un motivo blu e giallo.