Apre il Festival internazionale di cultura ebraica e a Milano spuntano volantini antisemiti

Il volantino firmato dal Movimento NazionalSocialista dei Lavoratori: "La cultura ebraica, a differenza di quella europea, e’ fondata sull’odio, un odio ingiustificato visto che da sempre (e lo sono tutt’ora) gli Ebrei sono invasori e non hanno la benche’ minima idea di cosa voglia dire essere invasi in maniera subdola”

I manifesti e volantini antisemiti (Ansa)

I manifesti e volantini antisemiti (Ansa)

Milano, 14 settembre 2014 - Il festival internazionale di cultura ebraica, ‘Jewish and the city’, è stato inaugurato domenica a Milano e, nello stesso giorno, spunta un volantino antisemita. Il titolo del volantino è: “Il sangue contro l’oro” ed è  firmato Nsab - Movimento NazionalSocialista dei Lavoratori.  “Stampare denaro dal nulla - si legge - e prestarlo agli Stati a tassi da usuraio e’ un crimine che schiavizza i popoli. Sveglia!”.   “In concomitanza con il “Festival Internazionale di Cultura Ebraica” in programma a Milano - si legge invece in uno dei manifesti - noi del Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori abbiamo voluto dire la nostra affiggendo per le vie della citta’ due volantini inerenti alle tradizioni e alle credenze ebraiche”. 

I manifesti e volantini antisemiti (Ansa)

“Ovviamente - si legge nel testo - in questo festival si parlera’ solo di amore, rispetto e tolleranza; si giochera’ un po’ con la fantasia sul ‘viaggio verso la liberta’’ intrapreso dal popolo prediletto da Dio e sul mai avvenuto olocausto nei suoi confronti”. Ma “la cultura ebraica, a differenza di quella europea, e’ fondata sull’odio, un odio ingiustificato visto che da sempre (e lo sono tutt’ora) gli Ebrei sono invasori e non hanno la benche’ minima idea di cosa voglia dire essere invasi in maniera subdola”. 

“Noi nazionalsocialisti - conclude il volantino antisemita - condanniamo fermamente chi ha permesso che una manifestazione aliena alla cultura e alla stirpe europea si svolga a Milano, in Italia, in Europa. Ma soprattutto condanniamo chi, nel corso dei millenni, consciamente o inconsciamente, ha permesso che questo popolo nomade invadesse mezzo mondo e facesse della nostra Europa una colonia da sfruttare economicamente rendendola meticcia e quindi innocua”.

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