La sequestra alla fermata del bus, la violenta e costringe a prostituirsi: arrestato

La giovane è stata presa il 26 gennaio scorso in via Forlanini, alla fermata del bus 27. Il 33enne l'ha tenuta rinchiusa in un container picchiandola per giorni

Violenza

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Milano, 12 febbraio 2016 - Prima l'ha sequestrata poi violentata , infine, costretta a prostituirsi. Per questo un 33enne bulgaro, V.S., è stato arrestato. Il 33enne da poco era stato scarcerato per gli stessi reati risalenti al 2008. Pesanti le accuse nei suoi confronti: violenza sessuale, sequestro di persona e sfruttamento della prostituzione. Vittima una sua connazione incensurata di 30 anni, nullafacente e residente in zona Linate. Ad intervenire è stata la Squadra Mobile di Milano, a seguito della denuncia della stessa vittima che, aiutata da un cliente e da un connazionale, gli scorsi giorni era riuscita a raggiungere la Questura per riferire quanto subito.

La giovane è stata sequestrata il 26 gennaio scorso in via Forlanini, presso una fermata del bus 27: l’arrestato che la teneva sotto controllo da tutto il giorno, l’ha sorpresa alle spalle bendandola e facendole perdere i sensi. Il bulgaro ha tenuto la sua vittima rinchiusa in un container presso un cantiere edile abbandonato in via Pittari.

Per giorni l’ha picchiata con calci e pugni, anche con una catena in metallo, e l’ha violentata più volte. A pochi giorni dal rapimento la giovane è stata costretta a prostituirsi prima in provincia, poi a Milano in zona Corvetto, sempre tenuta d’occhio dal bulgaro che poi riscuoteva gli incassi. Il 5 febbraio la giovane è scoppiata in lacrime mentre era in auto con un cliente che, ascoltata la vicenda, ha deciso di darle una mano facendola contattare un amico connazionale che l’ha poi accompagnata in Questura a sporgere denuncia.

Lo stato di salute della ragazza, piena di ferite e di echimosi, è compatibile con quanto ha raccontato di aver subito. Dopo la denuncia la bulgara è stata portata in una comunità protetta mentre il suo rapitore ha continuato a cercarla nella zona, minacciando anche di vendicarsi con chi le ha permesso di liberarsi. Gli agenti della squadra mobile, data la pericolosità del soggetto, hanno accelerato le procedure e ieri è stato convalidato il fermo nei confronti del bulgaro, trovato anche in possesso di una pistola a salve, sequestrata. 

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