Vigile urbano si finge malato per fare il bagnino in Calabria: condannato per truffa allo Stato

Il vigile urbano si era messo in malattia per tre estati consecutive dal 2008 al 2010, ma in realtà ne approfittava per fare il bagnino in Calabria. Scoperto dalle foto che lui stesso postava su Facebook

Un vigile urbano di Milano

Un vigile urbano di Milano

Milano, 7 luglio 2014 - Vigile a Milano e al tempo stesso bagnino in Calabria: il dipendente comunale è stato condannato perché fingeva di essere malato. Truffa ai danni dello Stato, la sentenza è stata emessa dal giudice monocratico della seconda sezione penale Lorella Trovato che ha inflitto a M.D. un anno e mezzo di reclusione e 800 euro di multa. L'uomo ha finto di essere in malattia quando in realtà era al mare in Calabria a fare il bagnino percependo nel frattempo lo stipendio da vigile, mentre si trovava in realtà a tirare su e giu' pattini dalla spiaggia o a sistemare sdraio o appendere insegne in riva al mare. Le stagioni sotto la lente dei giudici sono quelle del 2006 (per quell'anno il reato e' prescritto), 2008 e 2010. Peraltro, è stato scoperto perché ha postato sul suo profilo Facebook alcune fotografie in spiaggia, quando secondo i certificati medici doveva essere a casa in malattia. Il giudice ha inflitto a due medici coimputati un anno e tre mesi e sette mesi di carcere e 600 e 200 euro di multa per aver attestato il falso al Comune da cui dipende la polizia locale di piazza Beccaria. In base ai loro certificati, il vigile non risultava mai guarito completamente da piccoli infortuni sul lavoro, come un trauma distorsivo al polso o una contusione al ginocchio, permettendogli, in questo modo, non solo di non presentarsi in servizio. Un terzo medico, invece, è stato assolto con formula piena.

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