Expo, i vigilantes saranno la metà. In sospeso la gara pulizie

L’accordo con i sindacati tre giorni prima di aprire. E di tirare a lucido i 110 ettari del sito di Expo. La sorveglianza passa da duemila a mille uomini

Expo 2015 l’avanzamento dei lavori nel cantiere che ospiterà dal primo maggio prossimo l’esposizione universale, Milano, 2 Aprile 2015. Operai al lavoro nel padiglione del Qatar, 2 aprile 2015. ANSA / MATTEO BAZZI

Expo 2015 l’avanzamento dei lavori nel cantiere che ospiterà dal primo maggio prossimo l’esposizione universale, Milano, 2 Aprile 2015. Operai al lavoro nel padiglione del Qatar, 2 aprile 2015. ANSA / MATTEO BAZZI

Milano, 24 aprile 2015 - Tre mesi fa, dopo essersi aggiudicate l’appalto per la vigilanza del sito di Expo, le aziende vincitrici avevano prospettato a Cgil, Cisl e Uil uno schieramento di oltre duemila uomini. Tuttavia, qualche giorno fa, quando è venuto il momento delle assunzioni, la cordata formata da All System, Ivri, Ivri servizi fiduciari, Sicuritalia, Sicuritalia group service e Consorzio Prodest ha fatto un passo indietro e comunicato ai sindacati che sorveglierà l’Esposizione universale di Milano con mille uomini al massimo. La metà delle previsioni, per un appalto che nel complesso vale 23,5 milioni di euro. «Ma di fare turni di dodici ore non se ne parla, lo abbiamo chiarito alle aziende e alla società Expo», scandisce Stefano Franzoni, responsabile della partita Esposizione universale per la Uil Lombardia.

Inoltre, dato che l’appalto richiede che i vigilantes armati abbiano almeno due anni di anzianità, i sindacati spiegano che le aziende dovranno dirottare su Expo personale assunto per altri incarichi, coprendo i posti vacanti con nuovi uomini. In caso di necessità, per il sito di Rho-Pero si potrebbe passare a un impiego più massiccio di forze dell’ordine e militari. Decisione che spetta alla Prefettura, dove in queste ore sono in corso le riunioni per l’operazione di bonifica del parco espositivo prima dell’inaugurazione. L’attività andrà svolta all’ultimo minuto, a costruzioni completate o quasi, e tra i papabili ci sono i marines delle Voloire di Milano, che hanno un nucleo apposito.

È ancora aperta anche la partita per i servizi di pulizia del parco espositivo. L’appalto da 12,6 milioni di euro è stato bandito il 31 dicembre dello scorso anno. Poi, per quattro mesi, il silenzio. Dieci giorni fa i sindacati hanno chiesto conto a Expo della gara. La società ha risposto che erano in corso i controlli sulla regolarità del procedimento e che le carte erano sotto la lente dell’Autorità nazionale anticorruzione. Al momento l’aggiudicazione non è stata ancora ufficializzata, ma gli uomini di via Rovello hanno provveduto a un’assegnazione provvisoria a una cordata di imprese, tra cui importanti nomi del settore. Tra queste ci sarebbe anche la Romeo gestioni, che ha in appalto, tra le altre, la pulizia degli aeroporti di Milano e del Senato della Repubblica, di cui è socio (al 10% da sé e attraverso la Romeo partecipazioni srl, di cui è amministratore unico), l’imprenditore Alfredo Romeo.

Tuttavia, perché il contratto sia valido, «l’assegnazione è subordinata a un incontro con i sindacati, in cui disputiamo di sicurezza del personale, timbratura, orari – spiega Antonio Lareno, responsabile Expo per Cgil Milano –. E l’appuntamento è in programma lunedì prossimo». Di conseguenza, anche se tutto filasse liscio, alle imprese rimarebbero tre giorni per tirare a lucido i 110 ettari del parco espositivo. Nel complesso, Expo spa deve assegnare ancora venti appalti, pari a 33 milioni di euro, dalla gara per i biglietti a quella per l’assicurazione dei danni alle persone sul sito.

luca.zorloni@ilgiorno.net

Twitter: @Luke_like

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro