"Lungh ‘me la Fabrica del Domm", la favola del popolo milanese in uno spettacolo

Dal 3 al 10 agosto, alle ore 21 sulle Terrazze del Duomo, la Veneranda Fabbrica narrerà nello spettacolo di prosa Lungh ‘me la Fabrica del Domm il proprio infinito racconto attraverso le voci e i gesti di tutti coloro che nel tempo hanno segnato questo grande percorso

Le terrazze del Duomo di Milano

Le terrazze del Duomo di Milano

Milano, 27 luglio 2015 - Lungh ‘me la Fabrica del Domm. Alle origini del grande racconto di MilanoDal 3 al 10 agosto, alle ore 21 sulle Terrazze del Duomo, la Veneranda Fabbrica narrerà nello spettacolo di prosa Lungh ‘me la Fabrica del Domm il proprio infinito racconto attraverso le voci e i gesti di tutti coloro che nel tempo hanno segnato questo grande percorso. Non è un caso che tutti gli eventi culturali programmati dalla Fabbrica in occasione di Expo 2015 abbiano come filo conduttore proprio il racconto di un intreccio decisivo: il legame tra la Fabbrica e il popolo milanese. Prima nel Mosè di Rossini, là dove Mosè incarna la figura del messaggero ed è tramite tra cielo e terra; poi in Pietra e Preghiera, dove l’utilizzo delle tecnologie più avanzate ha permesso di narrare la storia del Duomo mediante proiezioni sulla facciata, con un’immediatezza sorprendente. Infine, riaffermando in Lungh ‘me la Fabrica del Domm la centralità della parola, il valore del teatro: la Fabbrica stessa è un teatro di vita. Una consapevolezza che è affiorata poco a poco, strada facendo, grazie a un sentire comune. 

Lungh ‘me la Fabrica del Domm. Alle origini del grande racconto di Milano

La regia dello spettacolo è affidata ad Andrea Chiodi sui testi di Angela Demattè (vincitrice del Premio Scenario 2015), con Carlo Pastori, Alberto Mancioppi, Marino Zerbin, Giuliano Comin, Francesca Porrini, Christian La Rosa. Un omaggio a tutti coloro che hanno fissato nella pietra il respiro silenzioso di una città che è fiorita a partire dal proprio centro: la Cattedrale. La scelta di edificare un Monumento così grandioso ha segnato Milano per sempre; a partire dalla posa della prima pietra ogni frammento o blocco di marmo di Candoglia ha dovuto necessariamente misurarsi con uno slancio, una dimensione che già all’origine si è dimostrata senza tempo e capace di superare ostacoli inimmaginabili.

Lo spettacolo mette in risalto quanti hanno avuto un legame vero con il Duomo, un rapporto privilegiato con la materia, portatore di un sapere che si tramanda di generazione in generazione. La Cattedrale è nata soprattutto grazie al lavoro di persone semplici, di artigiani e scalpellini al servizio di un piano superiore. Il marmo si è fatto Monumento percorrendo sui barconi i Navigli e approdando infine nelle mani di chi ha avuto il compito di scolpirlo, volti e storie che negli anni si sono avvicendati nella sua lavorazione. E proprio loro, gli scalpellini della Veneranda Fabbrica, saranno protagonisti di questo evento, accompagnando lo spettatore, insieme agli attori, in un viaggio in una dimensione straordinaria, sospesa nell’infinito. Infatti, il dono di potersi prendere cura della casa di Dio, casa dei milanesi tutti, è l’eredità più preziosa che ci hanno lasciato le generazioni passate. Nessuno – oggi come allora - può scalfire questa dimensione che va ben oltre l’umana comprensione: essa racchiude passato, presente e futuro insieme, è come un prisma le cui molte sfaccettature luminose sono destinate a brillare nonostante lo scorrere del tempo.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro