Vandali e furti all'Istituto della Resistenza, sparito l'archivio informatico

Una nota dell'Istituto Pedagogico della Resistenza denuncia atti vandalici e furti in via degli Anemoni. Un atto che spaventa visto che l'ente svolge una funzione di ricordo e documentazione dei fatti della lotta antifascista. Il precedente avvenne il 24 settembre (FOTOGALLERY)

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Milano, 30 novembre 2015 - Atti di teppismo e furti si sono registrati nella notte alla sede dell'Istituto Pedagogico della Resistenza in via Anemoni. Lo denuncia una nota dello stesso Ipr che riferisce di un nuovo atto vandalico dopo quello avvenuto il 24 settembre scorso (FOTOGALLERY). Il centro è stato nuovamente preso di mira questa notte, i gestori lamentano di aver subito vari danni e il furto di alcuni strumenti e denaro contante. 

L'istituto segnala che "quanto di più grave registrato è il furto del pc e dei dischi di backup: l'intero archivio informatico dell'IPR è perduto. La gravità dell'atto è resa ancora più profonda vista la funzione di archivio e centro di documentazione che l'IPR svolge, e spaventa se letta assieme alla contemporaneità del raduno fascista che si è svolto a Milano nei giorni scorsi - spiega la nota -. Pare, a leggerlo con attenzione, un sintomo di un'ideologia, quella nazionalista e fascista che sta rialzando la testa in Italia e in Europa". Nel dettaglio i danni subiti sono la serratura forzata all'ingresso; divelte le ante dell'armadio contente gli strumenti per l'orto e distruzione di alcuni degli strumenti; forzata la porta della biblioteca e danneggiamento della stessa con piccone; furto del computer e degli hard disk esterni di backup (con conseguente perdita di tutto l'archivio informatico dell'IPR); furto del televisore (nuovo, poiché già rubato nel precedente furto del 22-23 settembre 2015); archivio a soqquadro e quadri strappati dai muri; furto di circa 350 euro in contanti. "Le forze dell'ordine sono state informate e - spiega ancora l'Ipr - vogliamo ringraziarle per l'attenzione e la cura negli approfondimenti che hanno dimostrato. Farà seguito a questo comunicato un successivo con la linea d'azione che l'Istituto intende seguire a seguito di questi atti. Quello che vogliamo ribadire con forza è che l'IpR non interromperà le sue attività: non ci fermeremo, non siamo intimiditi ma ci vediamo confermati nella forza, nell'intenzione e nell'azione di portare avanti i valori della Costituzione democratica, nata dalla Resistenza".

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