Vallanzasca, Tribunale di sorveglianza revoca la semiliberà

Il 'bel René' era stato sorpreso da un addetto all'antitacheggio di un supermercato mentre cercava di allontanarsi dopo aver sottratto merce di scarso valore

Renato Vallanzasca

Renato Vallanzasca

Milano, 14 luglio 2014 - I giudici della sorveglianza di Milano hanno revocato il regime di semiliberta' concesso nel 2013 a Renato Vallanzasca, protagonista della mala milanese condannato a 4 ergastoli e a 296 anni di carcere. Lo hanno confermato fonte legali.  Vallanzasca, attualmente detenuto nel carcere di Bollate, lavorava presso la comunità 'Il Gabbiano' e trascorreva a casa i fine settimana. I giudici si erano riservati di decidere. L'avvocato Piazza ha detto di non conoscere ancora le motivazioni ma ha spiegato che a suo avviso "questa decisione mal si coniuga con i principi rieducativi della pena e della presunzione di innocenza, che sono principi cardine del nostro ordinamento"

Vallanzasca qualche settimana fa era stato arrestato per rapina impropria in un supermercato. Il "bel Renè", in regime di semilibertà presso il carcere di Bollate, era stato sorpreso da un addetto all’antitaccheggio di un supermercato milanese mentre cercava di allontanarsi dopo avere sottratto merci di scarso valore: alcune paia di mutande e un paio di cesoie da giardinaggio. Fermato da una pattuglia del nucleo radiomobile carabinieri di Milano, Vallanzasca era stato tratto in arresto per furto aggravato. 

Il 7 luglio scorso, durante un'udienza del processo, ha respinto ogni accusa.  "Sono stato incastrato - avea detto in aula -. Perchè mi è stata fatta una cosa del genere io non lo so, so soltanto che entro Natale potevo tornare libero perchè avrei potuto discutere della mia liberazione condizionale".Vallanzasca ha spiegato che un giovane si sarebbe avvicinato (chiamandolo "zio Renato") e gli avrebbe messo gli oggetti in borsa per incastrarlo. 

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