Vacanze, attenzione alle truffe on line: ecco le regole per non cadere in trappola

"Non bastano immagini accattivanti o profili seriosi dei siti internet per arginare i rischi di possibili truffe. Prezzi 'stracciati' ed eccessiva comodità possono, anzi, celare tentativi di raggiri"

Il ragazzo avrebbe tentato di rivendere un pc prelevato in una scuola (foto d'archivio)

Il ragazzo avrebbe tentato di rivendere un pc prelevato in una scuola (foto d'archivio).

Milano, 30 giugno 2015 - Tempo di vacanze! Ma attenzione a non cadere nella rete delle truffe onlineLo ricorda anche il questore di  Milano Luigi Savina che, nell’ambito della campagna nazionale di sensibilizzazione per gli acquisti su Internet condotta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha deciso di dare alcuni consigli ai cittadini. "È questo il periodo in cui i cittadini programmano le proprie ferie e i milanesi, sempre all’avanguardia, utilizzano moltissimo il web per le prenotazioni delle vacanze estive. È necessario che sappiano, però, che non bastano immagini accattivanti o profili seriosi dei siti internet per arginare i rischi di possibili truffe. Prezzi 'stracciati' ed eccessiva comodità possono, anzi, celare tentativi di raggiri".

"Basterebbe, tuttavia, osservare le poche semplice regole indicate nella guida disponibile sul sito Polizia di Stato, sul portale del Commissariato di P.S. on line e sulle pagine Facebook e Twitter, per evitare inutili rischi Ricordo - ha sottolineato il questore - il recente caso di una donna, contattata su Facebook da un presunto locatore straniero di appartamenti per vacanze estive, che si era addirittura offerto di spedire alla donna le chiavi della casa affittata a un prezzo molto più basso rispetto al prezzo di mercato, ma che in realtà risultava inesistente. La vittima avrebbe potuto facilmente evitare di perdere la sua caparra se solo avesse dato preferenza a siti certificati o ufficiali di vacanze, senza lasciarsi cullare dall’idea che un’offerta così conveniente e comoda fosse assolutamente imperdibile". L’osservanza delle poche semplici regole indicate dalla Polizia Postale potrebbe evitare di scoprire, addirittura al momento dell’arrivo nel luogo di villeggiatura, che in realtà si è preso in affitto uno stabile già affittato ad altri o peggio inesistente. 

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