Tuttogratis, apre il regno del riuso: ecco il negozio dove non si vende e non si compra

In uno dei locali sotterranei del Passante ferroviario apre la «bottega della generosità». Nessun baratto e nessun prezzo sul cartellino. Chi vuole può lasciare un’offerta libera per sostenere le spese di gestione di MARIANNA VAZZANA

A Milano arriva Tuttogratis (Newpress)

A Milano arriva Tuttogratis (Newpress)

Milano, 8 aprile 2016 - Un negozio “Tuttogratis”. L’idea, lanciata nei mesi scorsi nella periferia sud est della città, prende corpo: è stata individuata la sede in uno dei locali sotterranei del Passante ferroviario di Porta Vittoria, un ex non-luogo trasformato in polo di attività culturali e ricreative, tra la zona di corso XXII Marzo e il quartiere popolare Molise-Calvairate. La nuova attività può già contare su una trentina di volontari. Al negozio “Tuttogratis” non si vende e non si compra. Si donano vestiti e oggetti che non si usano più da lasciare a chi vorrà portarli con sé, per una seconda vita. Nessun baratto e nessun prezzo sul cartellino. Chi vuole può lasciare un’offerta libera per sostenere le spese di gestione. «Un traguardo raggiunto - sottolinea Rossella Traversa, presidente della commissione Cultura del Consiglio di Zona 4 -, mi sono attivata anni fa per realizzare l’iniziativa. Ora diventa realtà, per la prima volta a Milano: un ottimo modo di concludere questi 5 anni di Consiglio».

L’inaugurazione sarà a metà maggio. «Mercoledì il progetto è stato presentato in Consiglio di zona, che sosterrà l’avvio di questo non-negozio». Ad accompagnare l’apertura ci sono anche Alessandro Borzaga, che ha fondato l’associazione “Passamano” a Bolzano col primo negozio “Tuttogratis” 4 anni fa, l’associazione “Giacimenti urbani” e il gruppo Fb “Diamoci una mano Zona 4”. «Avevo un locale sfitto – dice Borzaga – e ho deciso di creare un luogo in cui non si vende e non si compra, ispirandomi alle città europee come Innsbruck». In questi giorni è a Milano: tiene corsi di formazione per i volontari. «Promuoviamo la cultura della gratuità, del riciclo, del riutilizzo, della generosità». Si sta anche discutendo del regolamento. Prima regola: «Non siamo una discarica – dice Traversa –. Non accettiamo oggetti rotti, sporchi, inutilizzabili, vecchi televisori. Niente mobili grossi ma solo piccoli arredi». Niente alimenti, materiali porno né armi. Sì a vestiti, coperte, giocattoli, scarpe, oggetti casalinghi, piccoli elettrodomestici.

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