Truffa sventata in un hotel: affare da 36 milioni di euro

Indagato uno slavo nullafacente e senza fissa dimora

Antonio Barbato, comandante della Polizia locale

Antonio Barbato, comandante della Polizia locale

Milano, 29 giugno 2016 - Vestiti in modo impeccabile, hanno prenotato la sala di un hotel di lusso in pieno centro per incontrare un uomo contattato tre mesi fa. Loro, due slavi sulla trentina, si erano detti interessati all’acquisto di diritti pubblicitari per una cifra da capogiro: 36 milioni di euro. L’uomo, 50enne, dipendente di una società inglese, avrebbe guadagnato una percentuale consistente se l’affare fosse andato in porto. E lunedì è avvenuto il primo incontro. Tutto sfumato, grazie al fiuto dei dipendenti dell’hotel i quali hanno capito che c’era qualcosa di strano e hanno subito contattato la polizia locale, con la quale hanno un filo diretto tramite WhatsApp. Sul posto, l’Unità reati predatori della polizia locale coordinata dal comandante Antonio Barbato e voluta dall’ex assessore alla Sicurezza (ora alla Mobilità) Marco Granelli, diretta dagli ufficiali Varno Maccari e Marta Tampieri. All’arrivo degli agenti, uno dei due slavi si era dileguato. Ma è bastato un accertamento per smascherare l’altro: nullafacente, senza fissa dimora. È stato indagato per tentata truffa. Mentre l’inglese è tornato in Patria, salvato per il rotto della cuffia dal raggiro.

Non sempre, però, c’è il lieto fine. I malviventi fanno leva sulla buona fede, “fidelizzano” i venditori di oggetti di lusso, diritti o servizi esclusivi, inviano brochure e gadget spacciandosi per clienti affidabili, intavolano trattative a distanza. Lasciano passare qualche mese e poi mettono a segno i colpi, quando la persona ha abbassato tutte le difese. Nel caso di lunedì, primo incontro, con tutta probabilità i due avrebbero proposto al 50enne un secondo appuntamento per un “cambio di valuta” che fosse stato conveniente per lui. Ma - c’è da scommetterci - avrebbero scambiato soldi falsi con denaro vero, per poi fuggire col bottino. In questo caso il reato non si è configurato (è stato bloccato sul nascere) ma diverse truffe sono state compiute con lo stesso modus operandi: sempre lunedì, un ragazzo russo che voleva comprare un’auto di grossa cilindrata è stato derubato di 65mila euro. Ha scambiato coi truffatori una valigetta di denaro rimanendo con in mano carta straccia. Il reato di truffa è gettonato. Cosa si rischia? Reclusione da 6 mesi a tre anni e multa da 51 a 1.032 euro.

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