Agosto in città, la Triennale di Milano e il Triennale Design Museum restano aperti anche il giorno di Ferragosto

La mostra dedicata alle Icone del Design Italiano, la mostra No name Design; le mostre Paulo Mendes da Rocha. Tecnica e immaginazione; Abiti da lavoro; le mostre 2004-2014. Opere e progetti del Museo di Fotografia Contemporanea e Ri-formare Milano. Le mostre Angelo Bozzola. Opere 1952–1981. Le colonne infinite e la mostra fotografica the sea is my land. Artisti dal Mediterraneo

Mostra Icone del Design

Mostra Icone del Design

Milano, 22 luglio 2014 - Agosto a Milano? Ma chi dice che è tutto chiuso? La Triennale di Milano e il Triennale Design Museum saranno aperti per tutto il mese, anche il giorno di Ferragosto.  Continuano la settima edizione del Triennale Design Museum; la mostra dedicata alle Icone del Design Italiano, la mostra No name Design; le mostre Paulo Mendes da Rocha. Tecnica e immaginazione; Abiti da lavoro; le mostre 2004-2014. Opere e progetti del Museo di Fotografia Contemporanea e Ri-formare Milano. Le mostre Angelo Bozzola. Opere 1952–1981. Le colonne infinite e la mostra fotografica the sea is my land. Artisti dal Mediterraneo resteranno aperte fino al 24 agosto. Con il biglietto unico è possibile visitare tutte le mostre al costo di 10 Euro.  Rimane aperto il DesignCafé all’Aperto, dove si può prendere un aperitivo e incontrare gli amici nel giardino della Triennale immersi nel Parco Sempione.  Dal martedì alla domenica, 10.30 – 22, Giovedì 10,30 – 23. Aperto anche il Bookstore resterà dal martedì alla domenica 10.30 – 20.30, Giovedì 10.30 – 22.30. Il Lunedì la Triennale resterà chiusa al pubblico. 

Ecco le mostre in corso nel dettaglio: "VII Triennale Design Museum Il design italiano oltre le crisi Autarchia, austerità, autoproduzione" dal 4 Aprile 2014 al 22 Febbraio 2015. La settima edizione del Triennale Design Museum focalizza la sua attenzione sul tema dell'autosufficienza produttiva, declinato e affrontato in modo diverso in tre periodi storici cruciali: gli anni trenta, gli anni settanta e gli anni zero. L’idea alla base è che il progettare negli anni delle crisi economiche sia una condizione particolarmente favorevole allo stimolo della creatività progettuale: dalle origini del design italiano negli anni trenta, anni in cui i nostri grandi progettisti hanno realizzato opere esemplari, ai distretti produttivi (nati negli anni settanta in piccole aree geografiche tra patrimoni di sapere e di eccellenza, basati su tradizioni locali e disponibilità diretta di materie prime) per arrivare alle sperimentali forme di produzione dal basso e di autoproduzione. 

"Icone del Design italiano" dal 4 Aprile 2014 al 22 Febbraio 2015. Triennale Design Museum presenta negli spazi del CreativeSet un nucleo di icone dalla Collezione Permanente del Museo, arricchito dalle selezioni di Maestri invitati a indicare gli oggetti per loro necessari e imprescindibili della storia del design italiano. 

"No Name Design" dal 19 Giugno al 14 Settembre 2014. Triennale Design Museum presenta una selezione di circa 1.000 oggetti, classificati per funzione, tipologia, materiale o per associazioni formali. Da diversi decenni, Franco Clivio ricerca e colleziona oggetti di uso comune solitamente considerati banali ma che racchiudono qualità tecniche ed estetiche straordinarie. Da osservatore perspicace e curioso, Clivio mette in evidenzia l’ingegnosità e l’intelligenza di questi utensili dal design spesso anonimo.  Vero e proprio “cabinet de curiosités”, la mostra è un omaggio a oggetti a priori insignificanti che però hanno modificato e migliorato la qualità della nostra vita. Franco Clivio è designer, ha studiato alla Hochschule für Gestaltung di Ulm e ha insegnato presso la Zürcher Hochschule der Künste di Zurigo. 

"Paulo Mendes da Rocha Tecnica e immaginazione" dal 6 Maggio al 31 Agosto 2014. La mostra vuole presentare al pubblico italiano l’opera dell’architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha, insignito nel 2006 del Pritzker Prize per l’architettura e tra le massime figure dell’architettura contemporanea. L’esposizione cerca di collocare nella storia la produzione architettonica di Mendes da Rocha facendo emergere alcuni temi ricorrenti, utili a mettere in luce la rilevanza della sua opera.Partendo da alcuni concetti cardine, alla base della produzione dell’architetto  – che l’architettura sia il luogo deputato a operare un’ampia trasformazione del territorio, a modificare la topografia e a veicolare cambiamenti di tipo infrastrutturale – la mostra racconta come Mendes da Rocha si sia confrontato con le varie tipologie architettoniche e quali siano i suoi interessi e i suoi principi di progettazione attraverso un percorso tematico. 

"Angelo Bozzola Opere 1952–1981 Le colonne infinite" dall'11 Giugno al 24 Agosto 2014. Nell’ambito del progetto FondARTErritorio, la Triennale di Milano celebra con una mostra lo scultore e pittore Angelo Bozzola. Sono passati sessant’anni da quando Bozzola, nel 1954, partecipò alla X Triennale di Milano che ha rappresentato il suo esordio sulla scena artistica. L’anno successivo inizia l’elaborazione della monoforma trapezio-ovoidale i cui sviluppi iterativi, spaziali e materici caratterizzeranno la sua opera futura. La mostra, composta da 40 lavori realizzati tra gli anni Cinquanta e Ottanta – quali sculture, dipinti e disegni –, ripercorre la storia e l’evoluzione dell’artista novarese. 

"Abiti da lavoro" dal 25 Giugno al 31 Agosto 2014. La mostra presenta stilisti, architetti, designer, artisti che raccontano attraverso l'abito da lavoro come è cambiata la società: la sua funzione sociale svanisce e l’abito assume soprattutto il valore dell’espressione individuale. Abiti da Lavoro propone non manufatti di design o opere d'arte, ma volumi e forme talvolta incompiute o modificabili, prove generali di ri-vestimento. In mostra sono presentati 40 abiti da lavoro ideati da progettisti di tutto il mondo: Afran, Rodrigo Almeida, Alberto Aspesi, Gentucca Bini, Denise Bonapace, Andrea Branzi, Nacho Carbonell, Klaudio Cetina, Cano, CoopHimelb(l)au, Dea Curic, Nathalie Du Pasquier, Elio Fiorucci, Matteo Guarnaccia, Nuala Goodman , Daniele Innamorato, Mella Jaarsma, Toshiyuiki Kita, Guda Koster, Colomba Leddi, Antonio Marras,Franco Mazzucchelli, Alessandro Mendini, Angela Missoni, Issey Miyake, AmbaMolly, Frédérique Morrel, Margherita Palli, Lucia Pescador, Bertjan Pot, Clara Rota, Andrea Salvetti, Nanni Strada, Tarshito, Faye Toogood, Otto von Busch, Vivienne Westwood, Allan Wexler, Erwin Wurm, Melissa Zexter. 

"The sea is my land Artisti dal Mediterraneo"  dal 17 Giugno al 24 Agosto 2014. BNL Gruppo BNP Paribas presenta una mostra fotografica a cura di Francesco Bonami ed Emanuela Mazzonis. The sea is my land indaga l’area del Mediterraneo, intesa non solo dal punto di vista geografico, ma come bacino culturale che riunisce civiltà tra loro molto diverse. L'esposizione vede riuniti 140 lavori di 23 artisti, provenienti dai Paesi bagnati dal Mar Mediterraneo. Dalla Siria ad Israele, dalla Spagna all'Algeria passando per l'Egitto e l'Albania, il messaggio che ci giunge da The sea is my land racconta l’incessante metamorfosi del Mediterraneo, territorio di dialogo culturale dove l’arte, con il suo linguaggio super partes, riesce ad oltrepassare le barriere sociali, il pluralismo religioso, e le diaspore etniche a favore di una comunicazione pacifica tra le parti coinvolte. 

"2004-2014 Opere e progetti del Museo di Fotografia Contemporanea" dal 3 Luglio al 10 Settembre 2014 . Nel cuore dei festeggiamenti per i 10 anni di attività, il Museo di Fotografia Contemporanea durante l'estate trasferisce l'attività espositiva alla Triennale di Milano e mette in mostra i propri capolavori, con un grande allestimento che valorizza 100 importanti opere acquisite nel decennio e 15 progetti. In mostra più di 60 artisti tra i quali: Marina Ballo Charmet, Olivo  Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Peter Bialobrszeski, Günter  Brus, Vincenzo Castella, Mario Cattaneo, Mario Cresci, Paola De Pietri, Gilbert Fastenaekens, Joan Fontcuberta, Jean-Louis Garnell, Jochen Gerz, Luigi Ghirri, Paolo Gioli, Guido Guidi, Jitka Hanzlovà, Roni Horn, Alfredo Jaar, Karen Knorr, Francesco Jodice, Mimmo Jodice, Uliano Lucas, Federico Patellani, Bernard Plossu, Francesco Radino, Roberto Salbitani, Marco Signorini, Alessandra Spranzi, Beat Streuli, George Tatge, Hans van der Meer, Silvio Wolf. 

"Ri-formare Milano. Progetti per le aree e gli edifici in stato di degrado e abbandono" dal  16 Luglio al 31 Agosto. Ri-formare Milano è un’iniziativa didattica e di ricerca promossa dalla Scuola di Architettura e Società del Politecnico di Milano in collaborazione con l’Assessorato all’Urbanistica, Edilizia Privata, Agricoltura del Comune di Milano. Numerosi laboratori e corsi di progettazione hanno lavorato per esplorare la possibilità di rimettere in circolo aree ed edifici in stato di degrado e abbandono, di proprietà pubblica e privata. La mostra espone oltre cento progetti sviluppati dagli studenti della Scuola, avendo come base l’indagine comunale sui fenomeni di dismissione e abbandono di immobili, spazi e servizi nel territorio milanese. I progetti propongono diverse scale di intervento e diverse connotazioni disciplinari ­urbanistica, progettazione urbana e architettonica, tecnologia, risanamento e restauro -e sono finalizzati a delineare scenari, spesso alternativi, di riutilizzo funzionale, di riconversione -anche per usi temporanei -e di adeguamento tecnologico di un patrimonio rilevante per dimensione e per diffusione nella città. Alcuni specifici approfondimenti, per aree o a tema, sono stati realizzati attraverso l’indagine fotografica, sviluppata in corsi dedicati. Per la sua valenza didattica, scientifica e operativa, Ri-formare Milano si colloca nel solco dell’impegno della Scuola di Architettura e Società nel proporsi come luogo di elaborazione e sperimentazione progettuale per il territorio milanese e di confronto con gli attori pubblici e con la società civile. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro