Treni, ad agosto maxi soppressione. Legambiente: "Tagliati 416 giornalieri di Trenord"

Una benefica riduzione della produzione ferroviaria andata in tilt per le note gravi carenze di treni, di manutenzione e l’ennesima errata programmazione delle ferie estive del personale. Anche le zone turistiche e le città d’arte come Cremona, Mantova e Brescia saranno più difficili da raggiungere

Pendolari esasperati, sulla linea di TreNord l'ennesima giornata di passione

Pendolari esasperati, sulla linea di TreNord l'ennesima giornata di passione

Milano, 25 luglio 2015 - Pendolari e turisti attenzione, è in arrivo la “programmata” maxi soppressione di 416 treni giornalieri del mese di agosto di Trenord. A illustrare la situazione è Dario Balotta di Legambiente. Mentre gli anni scorsi il “copioso” taglio di treni riguardava solo due o tre settimane del mese di agosto, quest’anno i treni mancheranno per 4 settimane. Una benefica riduzione della produzione ferroviaria andata in tilt per le note gravi carenze di treni, di manutenzione e l’ennesima errata programmazione delle ferie estive del personale. La sospensione del servizio ferroviario ad agosto interesserà  molte  tratte lombarde e servirà, ha detto l’assessore ai trasporti regionale Alessandro Sorte, per incrementare le corse destinate al sito Expo (+10%), corse che peraltro  si stanno rivelando un flop per i pochi passeggeri trasportati.

Ad agosto i treni giornalieri della linea, gestita da Trenord,  passeranno, second o l’orario ufficiale,  da 2.200 convogli giornalieri a 1.784, con ben 416 treni soppressi, il 18%.Ciò è stato motivato dalla Regione per permettere alla struttura di Trenord di mettere in campo  la maggiore produzione di servizi verso la sede di Expo.  I tagli delle corse  di agosto, per incrementare quelle che porteranno all’evento espositivo colpiranno i pendolari, le linee turistiche e secondarie di mezza Lombardia. Le aree a domanda debole restano tagliate fuori, come la bassa cremonese, bresciana e pavese, varesotto e alto milanese da ogni tipo di servizio pubblico (treni od autobus) con gravi danni sociali ed ambientali in vaste zone della Lombardia. Anche le zone turistiche e le città d’arte come Cremona, Mantova e Brescia saranno più difficili da raggiungere, sul lago d’Iseo sono soppressi 26 treni giornalieri su 56 il 44% del totale una enormità.  

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