Vendevano alimenti destinati ai poveri, perquisizioni e arresti

La frode, 13 mila tonnellate per un valore di circa 4 milioni di euro, sarebbe stata organizzata in Lombardia. Al centro della truffa c'è la Onlus 'Sei per secu' di Lodi

Truffa alimenti destinati ai poveri (frame carabinieri)

Truffa alimenti destinati ai poveri (frame carabinieri)

Milano, 2 febbraio 2016 - I carabinieri del Nas hanno scoperto un traffico illecito di alimenti Ue, acquistati con contributi comunitari per essere distribuiti gratuitamente a scopo assistenziale e invece rivenduti.  Secondo quanto riferito dal Comando provinciale di Milano, i dodici destinatari delle misure cautelari sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Secondo l' accusa avrebbero 'distratto' 13 mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli destinati, a titolo gratuito, ad attività socio-assistenziali, con un illecito guadagno stimato in circa 4 mln di Euro.  

Secondo quanto precisato dai carabinieri del Nas, i provvedimenti di custodia cautelare sono stati eseguiti in Lombardia, dove sarebbe stata organizzata la frode, Lazio, Campania, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, mentre le perquisizioni sono state fatte in 19 province italiane tra cui Latina e il mercato ortofrutta di Fondi, il più grande in Italia, strategico sia in entrata che in uscita. Al centro della truffa c'è la onlus 'Sei per secu' di Lodi. Sono 10 le persone arrestate, compreso il presidente della onlus lodigiana, e altri 10 i denunciati a piede libero. Due gli arresti eseguiti a Milano. 

L'indagine è nata a seguito di alcuni controlli sulla filiera, dove gli ispettori hanno scoperto irregolarità. La filiera aveva inizio dagli imprenditori agricoli e coltivatori, i quali ricevevano legalmente dei fondi europei per destinare gratuitamente parte del loro raccolto a enti benefici, che altrimenti sarebbe stato distrutti. Successivamente per donare il cibo in beneficienza, i produttori, ignari della truffa, si affidavano alla onlus di Lodi che, falsificando attestati di consegna, inviava un piccolo ed esiguo quantitativo di merce ad associazioni benefiche o di volontariato. I destinatari ufficiali erano la Caritas, la Croce rossa italiana, la protezione civile e diversi banchi alimentari del territorio nazionale: dalle fatture, contraffate e gonfiate dalla Onlus lodigiana, risultava che gli venisse donato tutto il carico. In realtà i carichi di frutta venivano rivenduti sul mercato a prezzi concorrenziali a distributori all'ingrosso in tutta Italia, oppure inviati ai mercati esteri dell'Est Europa, fra cui Croazia e Romania. In pochi mesi sono state documentate oltre 900 transazioni illecite di frutta e verdura per un valore di 4 milioni di euro. Il meccanismo fraudolento è stato notato dai carabinieri del Nas, con l'intervento della polizia di Gorizia che ha fermato un carico merci sul confine, a partire dai contenitori della frutta trovate nei mercati all'ingrosso. Il sospetto è nato dalle targhette poste sulle confezioni, su cui vi era scritto che la frutta era destinata alla donazione e non alla vendita. La competenza dell'indagine è della procura di Lodi, il pm è la dottoressa Mantovani.

Nel corso dell'indagine, sono emerse alcune intercettazioni: le persone ascoltate ironizzavano sul loro ruolo di 'benefattori' che, in realtà, rubavano frutta e verdura ai poveri per fare milioni di euro. Non solo, si vantavano di essere più potenti del Vaticano., scherzavano sui loro profitti e sulla modalità illecita, senza farsi scrupolo della percentuale irrisoria che consegnavano agli enti benefici.

 

COLDIRETTI - "Uno schiaffo a 4,1 milioni di poveri che in Italia hanno bisogno di aiuto per alimentarsi e tra i quali ci sono anche oltre quattrocentomila bambini con meno di 5 anni". È quanto ha affermato la Coldiretti nel commentare positivamente l' operazione dei Nas che ha scoperto un traffico illecito di alimenti Ue, acquistati con contributi comunitari per essere distribuiti gratuitamente a scopo assistenziale e invece rivenduti. "A beneficiare degli aiuti comunitari e nazionali per mangiare - ha precisato Coldiretti - sono 303.485 persone nei servizi mensa, mentre sono ben 3.764.765 i poveri che hanno avuto assistenza con pacchi alimentari, sulla base delle analisi della Coldiretti sull'ultima relazione pubblicata sul 'Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti realizzata dall'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea)". 

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