Venerdì 19 Aprile 2024

Da serbatoio a polo culturale ed espositivo, a Milano rinasce la Torre Breda

Si tratta di un progetto dell'Università Bicocca che ha ottenuto il parere favorevole della Regione Lombardia. La strutture e l'area circostante dal 2003 venivano usati come 'laboratorio all'aperto' dell'ateneo, ma ora la ristrutturazione è completa

Torre Breda a Milano

Torre Breda a Milano

Milano, 31 gennaio 2015 - Torna a vivere un edificio simbolo della Milano industriale del Novecento. La torre in stile rinascimentale che si trova all'angolo tra viale Sarca 230 e via Chiese, costruita nel 1913 dall'industria meccanica Breda come serbatoio d'acqua, diventerà un polo culturale ed espositivo. Lo prevede un progetto dell'Università di Milano Bicocca che ha ottenuto il parere favorevole della Regione Lombardia.

Con la dismissione delle attività industriali nelle aree Breda e Pirelli la torre era caduta in disuso e nel 2003 era stata concessa in uso all'ateneo, diventando parte del campus Bicocca, col nome di U36.  La torre e l'area circostante sono stati da subito utilizzati dall’Ateneo come “laboratorio all'aperto” per le prove ed i rilievi sulla qualità dell'aria, dell'acqua e del rumore condotte dal Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra. Nella torre restaurata, in quello che era il serbatoio di acqua sulla sommità, il laboratorio di Chimica dell’Atmosfera installerà una stazione meteorologica completa, mentre proseguiranno nella parte esterna i rilievi della centralina di registrazione del rumore, alimentata a celle fotovoltaiche, installata dal laboratorio di Acustica Ambientale. L'edificio di due piani accanto alla torre conteneva nel seminterrato le pompe, le valvole e le condotte di connessione con l'acquedotto cittadino. Al primo piano c'era l'abitazione del custode. L'edificio fu realizzato certamente ispirandosi alla vicina Bicocca degli Arcimboldi, che in quegli anni fu restaurata per mano degli architetti Beltrami e Annoni, e quindi allo stile quattrocentesco lombardo.  Nei prossimi mesi partirà anche il restauro di questo edificio per il quale l’area Risorse Immobiliari e Strumentali sta predisponendo il progetto. Tra le nuove funzioni è prevista la realizzazione di un’aula da 72 posti al piano seminterrato, di una sala multifunzionale al primo piano. La prima fase del restauro della Torre è durata circa un anno e i lavori – che hanno riguardato il rifacimento della copertura, degli intonaci, dei serramenti e il recupero del serbatoio sulla sommità – sono costati circa 170mila  euro.

"Il restauro della Torre “Breda” – ha commentato il rettore Cristina Messa – restituisce a Milano uno degli edifici simbolo dell’epoca di sviluppo industriale che si salda, in una continuità ideale, con gli attuali orizzonti della città fatti di conoscenza e innovazione. Sarà un edificio “vivo” che ospiterà attività di ricerca sulla qualità dell’ambiente urbano e che, una volta completato, ospiterà anche attività culturali aperte ai cittadini".  "Questo monumento all'operosità milanese e lombarda - ha aggiunto Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo - è oggi uno dei simboli della nuova vita di un'area dismessa riqualificata e diventata polo universitario di eccellenza". Si tratta, ha proseguito, di "uno dei simboli più riconoscibili della Milano industriale del Novecento" che "tornerà a vivere diventando un polo culturale ed espositivo. Il modo migliore per conservare la memoria di un pezzo importante di storia lombarda e aprirlo ai cittadini".