Milano, 18 gennaio 2015 - Due nordafricani residenti nel milanese sono stati espulsi perché sospettati di legami con il terrorismo jihadista, risiedevano da parecchi anni nell'area attorno a Milano.. I due, un marocchino e un egiziano, come altri sette allontanati dall'Italia da dicembre a oggi, sarebbero stati muniti di permesso di soggiorno. Da quanto si è appreso i due erano tra quelli sotto osservazione da parte della polizia e dei carabinieri del Ros.
Intanto, la procura del capoluogo lombardo, e in particolare il pool antiterrorismo guidato dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, ha avviato almeno tre inchieste che riguardano presunti fondamentalisti islamici. Due di queste, le più recenti, hanno al centro delle donne: in un fascicolo è racchiusa la vicenda di Maria "Fatima" Giulia Sergio, una giovane di 27 anni di origine campana partita nei mesi scorsi per andare a combattere in Siria, mentre in un altro procedimento è coinvolta una donna di origine straniera che attualmente si troverebbe in Medio Oriente. Nella terza indagine, quella più risalente nel tempo e che si avvia verso la chiusura, risultano indagati una decina di siriani, residenti da anni tra Cologno Monzese e Milano. Tra loro, Haisam Sakhanh, il presunto capo del gruppo che avrebbe reclutato combattenti e che è partito nel 2012 per la Siria, assieme ad altri, per la guerra contro Assad.