Giovedì 25 Aprile 2024

Expo 2015, prefetto di Milano: "Rafforzata vigilanza contro il terrorismo"

Il prefetto ha sottolineato: "Abbiamo disposto un controllo h24 sul Duomo, ma la vigilanza è stata intensificata su altri particolari istituti e chiese"

Forze dell'ordine controllano il Duomo di Milano

Forze dell'ordine controllano il Duomo di Milano

Milano, 28 gennaio 2015 - Milano più sicura. Sono stati "sensibilmente elevati" i controlli anti-terrorismo sull'Expo, con il rafforzamento del contingente delle forze dell'ordine impiegato. Lo ha detto il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, in audizione al Comitato Schengen. Sulla manifestazione, ha aggiunto, "sono accesi i riflettori di tutti il mondo e qualsiasi azione avrà un'eco moltiplicata. Non ci sono comunque evidenze di rischi".  Poi ha sottolineato:  "Abbiamo disposto una vigilanza h24 sul Duomo. È un simbolo ma non c'è solo il Duomo" tra possibili obiettivi di attacchi terroristici nel capoluogo lombardo. Ci sono, ha aggiunto Tronca, "altri possibili obiettivi che magari si ritengono meno attenzionati e qua bisogna avere lungimiranza ed intercettare le fragilità territoriali. È stata così intensificata la vigilanza dinamica su istituti particolari, chiese".

Tronca ha in generale spiegato come "negli ultimi mesi stiamo registrando un decrescere dei fenomeni" di immigrazione e arrivi di profughi e ha sottolineato in generale come "l'accoglienza sia anche un sistema per monitorare" chi arriva in Italia, ma "spesso - ha detto il prefetto in riferimento soprattutto ai profughi - la rifiutano perché è tanto breve il periodo che auspicano di stare a Milano che talvolta non hanno neanche bisogno e vogliono stare nei pressi della Stazione Centrale" per poi ripartire e "quindi non vogliono neanche allontanarsi". In tema di immigrazione e sicurezza, poi, Tronca ha voluto evidenziare che la "simmetria immigrazione-terrorismo è concettualmente sbagliata, ma la vigilanza resta e deve restare altissima: non si possono escludere microinfiltrazioni ma anche la delusione rispetto allo stile di vita europeo puo' mescolarsi a un rigurgito di radicalismo che puo' indurre soggetti suggestionabili a compiere azioni estreme anche se non organizzate". Quindi, "non si trascuri alcun segnale di pericolo", ha detto il prefetto ricordando anche il fenomeno dei 'foreign fighters' che possono tornare "ulteriormente radicalizzati" e potenzialmente pronti ad agire da "lupi solitari" o con "microcellule di fanatici" e per contrastare i quali serve una "attenta azione dei servizi di intelligence" e l' "azione coordinata delle forze ordine".