Il Tribunale blocca Uber-Pop, attivo ancora per 15 giorni: "Per ora nessun effetto"

La multinazionale nata in California ha già inviato a tutti gli autisti una mail nella quale viene spiegata la posizione della società e il rischio che debbano sospendere il servizio, se non verrà accolto il reclamo sul quale stanno già lavorando i legali contro il blocco deciso dal giudice

Uber (Ansa)

Uber (Ansa)

Milano, 27 maggio 2015 - Nonostante la decisione di bloccare il Uber-Pop, presa dal Tribunale, martedì 26 maggio, il servizio sarà attivo ancora per due settimane. La multinazionale nata in California ha già inviato a tutti gli autisti di Uber-pPp una mail nella quale viene spiegata la posizione della società e il rischio che debbano sospendere il servizio, se non verrà accolto il reclamo sul quale stanno già lavorando i legali contro il blocco deciso dal giudice della sezione specializzata imprese del Tribunale di Milano, Claudio Marangoni. Sono centinaia gli 'autisti fai da te' che operano nelle 5 città (Genova, Milano, Torino, Padova e Roma) dove è attiva Uber, al momento ancora con tutti i suoi servizi compreso pop, che andrà disattivato entro 15 giorni, altrimenti scatterà una 'penale' da 20mila euro per ogni giorno in più di utilizzo. 

All'indomani della sentenza, che ha accolto il ricorso dei tassisti, nel capoluogo lombardo non ci sono stati effetti sulle corse sia di taxi che di UberPop, a detta dei conducenti di entrambi i servizi. "Si circola uguale, aspettiamo cosa succede tra 15 giorni (termine entro il quale l'azienda dovrà adeguarsi alla decisone della magistratura, ndr)", ha affermato un autista durante una corsa di UberPop, tra la stazione di Cadorna e quella Centrale. Il conducente ha detto di sentirsi "tutelato da Uber, è un'azienda seria e molto organizzata" e ha commentato la decisione dei giudici sostenendo che "il cliente è libero di scegliere, noi non intacchiamo il lavoro dei taxi". Taxi che comunque, non da ieri, il conducente di Uber preferisce "lo stesso evitare", cercando di non far salire o scendere i clienti davanti alle aree delle auto bianche, perchè "ce l'hanno a morte con noi", ha aggiunto. Anche i tassisti attendono di vedere se ci saranno cambiamenti tra due settimane. Un gruppo di loro, interpellato all'esterno della stazione, ha confermato che "finora non è cambiato nulla" e il loro numero di corse è il solito.

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