Tassisti, i 200 metri della discordia e il mistero del confine con Opera

Il sindaco di San Giuliano: "Certi che esiste". Ma i sindacati frenano di NICOLA PALMA e PATRIZIA TOSSI

Il bacino aeroportuale comprende  41 Comuni

Il bacino aeroportuale comprende 41 Comuni

Milano, 24 novembre 2015 - Un breve tratto di strada tra le due frazioni di Sesto Ulteriano e Noverasco. Lì, documenti alla mano, San Giuliano Milanese e Opera si sfiorano per 200 metri. «I 200 metri della discordia», il titolo dell’ennesimo caso di burocrazia all’italiana. Riunioni su riunioni e consultazione approfondita di Pgt e cartografie per stabilire se due enti locali sono confinanti oppure no. Partiamo dall’inizio. Da due anni, il Comune di San Giuliano Milanese sta provando a entrare nel bacino aeroportuale lombardo dei taxi, vale a dire nel sistema che oggi comprende 41 Comuni delle province di Bergamo, Milano e Varese. Tradotto: regole e tariffe uguali per tutti. Tre i requisiti necessari: un numero minimo di abitanti, un sistema produttivo di una certa rilevanza e la vicinanza a uno dei Comuni già inseriti. Sui primi due non c’è dubbio, visto che San Giuliano conta più di 38mila residenti e ospita sul suo territorio centri commerciali e impianti industriali. E il terzo? Qui si scatena la diatriba. Per i vertici del Comune, San Giuliano confina con Opera, nel frattempo entrato come quarantunesimo Comune nell’area conurbata.

«All’inizio dalla Regione ci avevano detto di no per una questione di confini – ricostruisce il sindaco Alessandro Lorenzano –. Ora che Opera è entrata nel bacino aeroportuale abbiamo ripresentato la richiesta per ottenere l’autorizzazione. Il nostro ufficio tecnico si è confrontato con la Regione sui confini: ormai è certo che Opera e San Giuliano sono contigui». Versione confermata pure dai funzionari di Palazzo Lombardia nel corso dell’ultima riunione con i rappresentanti sindacali dei padroncini: «Dai nostri accertamenti – la rassicurazione – risulta che il confine esiste». Certezza contestata proprio da alcuni delegati, che hanno messo in dubbio sia le conclusioni delle analisi tecniche chiedendo un’ulteriore certificazione («Su Wikipedia non risulta...», una delle fonti citate durante l’incontro) sia le motivazioni presentate dal Comune di San Giuliano per ottenere il via libera.

I tecnici della Regione hanno chiuso la discussione riservandosi di deliberare unilateralmente sulla querelle. Come dire: ascoltiamo tutti, ma alla fine decidiamo noi, non foss’altro perché la Conferenza è un organismo puramente consultivo. A San Giuliano sperano che la decisione arrivi in fretta. Lo sperano gli 11 tassisti della cittadina, che stanno spingendo da tempo per entrare a far parte del sistema: «Porterebbe benefici a tutti, soprattutto agli utenti». Lo spera il sindaco Lorenzano: «Se un nostro cittadino oggi chiama un taxi di San Giuliano per tornare a casa dall’aeroporto, paga la doppia corsa: l’entrata nel bacino aeroportuale farà risparmiare i sangiulianesi. I benefici saranno anche per i tassisti, che potranno sostare davanti all’aeroporto e avranno più opportunità di lavoro».

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