Milan: Bonucci, via la maschera

Leadership A Napoli il capitano vuole dimostrare di essersi sbloccato

Bonucci  col Napoli rinuncia  alla maschera protettiva  al naso

Bonucci col Napoli rinuncia alla maschera protettiva al naso

Milano, 16 novembre 2017 - Leonardo Bonucci si toglie la maschera. Nel senso letterale e nel senso figurato: sabato sera contro il Napoli il capitano del Milan dovrebbe giocare senza la protezione al naso fratturato in Svezia dalla gomitata di Toivonen perché il fastidio nell’indossare un oggetto che limita la visione periferica è considerata superiore ai benefici (come testimonia il gesto di San Siro, gettarla al vento nel secondo tempo). Ma soprattutto Bonucci vuole dimostrare di essersi sbloccato mentalmente e aver trovato la migliore condizione dopo un avvio choc, di essersi messo alle spalle le critiche, le brutte prestazione e quella scriteriata gomitata a Rosi.

LA CRESCITA. E proprio il punto più basso sembra aver fatto rinascere Bonucci come una palla che rimbalza sul pavimento, mettendolo di fronte alle proprie pesantissime responsabilità (“Ho fatto due passi indietro”): un atteggiamento meno “spaccone” nello spogliatoio e una leadership non più spalleggiata esclusivamente dalla società (Bonucci è tra gli uomini immagine, il suo acquisto era un messaggio per la serie “siamo tornati”) ma ricevuta dai compagni per l’esempio sul campo. Ieri Bonucci è stato il primo ad arrivare a Milanello e l’ultimo a lasciare il centro dopo aver svolto in mattinata terapie e massaggi e nel pomeriggio una seduta defaticante, insieme a Suso (galvanizzato per la sua prima presenza con la Spagna). Una maggiore tranquillità che per Bonucci si è manifestata in campo: contro l’Aek Atene è stato il migliore in campo, contro il Sassuolo è stato decisivo con un provvidenziale e prodigioso recupero su Missiroli e anche in Nazionale ha mostrato segni di risveglio.

DA FASCIA A FASCIA. Una gara maschia giocata sul dolore di un ginocchio contuso, la volontà di non uscire, di non gettare la spugna, di non accettare la resa. Atteggiamenti che, insieme all’inevitabile ricambio generazionale, ne caldeggiano la promozione a capitano anche in Azzurro. Una bella carica da sfruttare contro il Napoli di Mertens e soci in uno snodo cruciale per capire se il Milan può fare davvero la corsa sul quarto posto auspicato ad inizio stagione oppure se è un obiettivo troppo ambizioso. Ma intanto Bonucci è tornato a ruggire, il Napoli è avvisato.

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