Crisi Inter, Frank De Boer: "Non penso all'esonero, sento fiducia della società"

Le parole dell'allenatore dell'Inter alla vigilia della sfida con il Torino di Mihajlovic

Frank De Boer

Frank De Boer

Milano, 25 ottobre 2016 - "Sento la fiducia della società e questo è molto importante ora, non solo per me, ma anche per la squadra che crede in questo progetto". Queste le parole del tecnico dell'Inter Frank De Boer, alla vigilia della partita contro il Torino. "Ho in pugno lo spogliatoio, sappiamo che dobbiamo migliorare molto rispetto all'ultima partita. All'esonero non penso, dall'inizio sapevamo che sarebbe stato un progetto difficile". "Sappiamo che non sarà facile, non si è vinto alcun titolo in questi ultimi anni. Vogliamo cambiare, la società e Suning sanno questo e hanno detto che siamo in un momento difficile, ma hanno fiducia che stiamo facendo il meglio per l'Inter", lo ha detto il tecnico dell'Inter Frank De Boer. "Il primo tempo contro l'Atalanta - racconta alla vigilia della sfida col Torino - per me è stato il peggior tempo da quando sono qui. Ero molto arrabbiato con i giocatori, infatti, non erano i giocatori che io conosco. Ora bisogna procedere, fare un passo in avanti e poi i pezzetti del puzzle andranno nel posto giusto. Gli ostacoli vanno superati anche se a campionato in corso è difficile".

Un altro allenatore all'Inter non avrebbe cambiato le cose e, probabilmente, starebbe vivendo la stessa situazione di Frank De Boer. Ne è convinto il tecnico nerazzurro che risponde così a una domanda sulle difficoltà di essere arrivato a soli dieci giorni dall'inizio del campionato. Difficoltà di cui tutti erano a conoscenza e che richiedono tempo e pazienza. "Io ho accetto questa situazione all'inizio. Suning e dirigenza lo sapevano. Non è che questi problemi cambieranno da una settimana all'altra, un altro allenatore avrebbe la stessa esperienza, la situazione è questa. Noi speriamo di poter migliorare, ma anche che Suning creda in questo progetto. Abbiamo avuto solo due amichevoli e poi abbiamo 29 giocatori in rosa, alcuni sono delusi perché sono abituati a giocare, è difficile questa situazione, ci vuole tempo".

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